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§ 6.
Progressi della marina mercantile e confronti.
Da quanto fino a qui esponemmo e dai documenti
coi quali corrediamo il nostro libro apparisce chiaco
come sieno ottime le condizioni dell’ Italia rispetto alle
costruzioni navali. Ma il progresso di questa industria
non corrispose perö allo svolgimento della marina mer
cantile : difatti, l’aumento dei legni varati, nei cantieri
italiani fu di circa venticinquemila tonnellate 1’ anno,
mentre superö le settantamila tonnellate quello della
forza del nostro naviglio mercantile! La marina mer
cantile italiana ha una forza di 18,000 bastimenti e il
Veritas italiano ne annovera solamente 4,000! ed e noto
che sebbene ivi non tutti sieno iscritti, perö la maggior
parte vi e registrata.
Arrogi che bastimenti di grossa portata si fabbri-
cano soltanto in Ligoria e a Castellammare : per ecce-
zione Gaeta ne fece uno di 700 tonnellate. Poi vediamo
alcuni cantieri giä attivi, ora lasciati in non cale : altri
che potrebbero essere üorenti, languire nella inerzia.
La Sicilia, ad es., dove la navigazione generale pro-
gredi di piü dal 1867 al 1870, ein modo taledasuperare
anche quello contemporaneo della navigazione ligure, la
Sicilia, che dal 1868 al 1870 segna un accrescimento
della navigazione dei suoi porti di 50,000 tonn, e che
appunto nello stesso periodo vede il naviglio proprio
aumentato di 10,000 tonnellate, non ha ora ne piü ne
meno dei 18 cantieri che aveva per lo innanzi: e il lon-
nellaggio dei bastimenti varati e sempre intorno alle
mille tonnellate 1’ anno. E ciö quantunque essa ahbia le-