dell’ Italia rispetto alle costruzioni navali, esponendo
il male ed il bene che vi si appalesa: ho voluto oc-
cuparmi in particolare della Liguria e del Veneto,
perciocche 1’ una ha quanto di meglio si puö desi-
derare pelle industrie, pella circolazjpne del capi-
tale, per le istituzioni educative, e si presenta spi-
gliata e libera nei suoi grandi atti, 1’ altro invece
da opera faticosa, sebbene assidua, a ritemprarsi,
e tenta peritoso le modeste societä marittime (1),
mentre le banche (2) sorgono poderose e gagliarde,
e il commercio e la navigazione si svolgono floridi e
abbondanti. Ma pur altrove nel regno si manifesta
un bisogno perenne di dedicarsi alle imprese ma
rittime, e municipi e provincie non si peritano di
instituire cantieri, di farsi mallevadori d’interessi a
societa costruttrici, di regalare terreni, di esentare
da tasse, di profondere doni, premi, onorificenze ! e
il ministero del commercio e 1’ illustre segretario
generale il comm. Luzzati cooperano efficacemente
a questa vita nuova.
L’opinione pubblica intanto, grado grado, si ma
nifesta favorevole a questa nuova china degli affari:
perö i capitalisti sono ancora riottosi ad assecondare
le richieste fatte a nome della filantropia, della benefi-
cenza, dell’interesse locale o della difesa nazionale, e
il credito fida piü di buon grado nei giri tortuosi
(1) Societä marittima italiana, societä di navigazione lagunare a
vapore. Non riuscirono la societä pello scalo di alaggio ne il Lloyd
Veneto.
(2) Banca di credito veneto, banca veneta.