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II materiale nautico del Lloyd e buono, e tutti i
recenti battelli, ehe in generale si intitolano dalle divinitä
dell’ Olimpo, sono (meno poche eccezioni) davvero per-
fetti. Di questi buona parte, come dicemmo, furono fab-
bricati in Inghilterra e pochi nel cantiere della societä;
di taluno (ad esempio la Galathea) la costruzione si fece
tutta sul luogo. I battelli del Lloyd sono eleganti, snelli,
di belle forme, solidi, stanno bene in mare e i migliori
filano (in calma) dieci nodi all’ora. Si puö dire che nes-
suna delle pratiche modificazioni suggerite dalla scienza
sia stata intralasciata.
Non e gran cosa il materiale vecchio: sono pochi
i battelli con 60 cavalli e con 300 tonnellate di capacitä.
I battelli i piü vecchi, che la societd aveva posseduto in
servizio attivo, furono costruiti nel 1848.
E bene avvertire poi che, da parecchi anni, il Lloyd
tiene ben altro sistema e che il suo materiale (come di-
mostrammo) sempre piü ed in meglio si rinnova.
Dopo le grandi spese per il proprio arsenale, il Lloyd
rimase parecchi anni senza fare alcuna costruzione, tro-
vando un evidente tornaconto di ordinäre all’ estero i
propri battelli. Per tutti questi anni il cantiere fu uti-
lizzato per riparazioni e non allo scopo al quäle lo si
era eretto: e quindi si perdette 1’ interesse di parecchi
milioni di fiorini impiegativi: e, in luogo di avere un
cantiere pegli opportuni raddobbi, se ne ebbe uno va-
stissimo, per lunga pezza o tenuto in abbandonooadope-
rato (come avvertimmo) ad operazioni ben piü ristrette.
Circa alla mano d’ opera del Lloyd noi non abbia-
mo a tributäre che sentimenti di lode. Gli operai del
Lloyd sono quasi tutti dell’ Istria, del Yeneto e di varie