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bastimenti in ferro e in legno e colla raaggior quantitä
di costruzioni di questi primi eonfrontati agli altri (1).
Notiamo perö, che non professiamo le opinioni esage-
rate di coloro, che annunciano, senz’altro, la fine delle
costruzioni in legno; e nemmeno di quelli che, in luogo
di tener conto dei vantaggi delle costruzioni a sistema
composito, si valgono di fatti parziali per combatterle e
dichiararsi fautori accaniti soltanto dei bastimenti in
ferro.
Noi esponemmo giä altrove le considerazioni piü
importanti dei vari autori intorno a questo argomento,
cosi pure gli Ultimi risultati della statistica, la quäle in
tale caso non pote fare altro che osservazioni, ma non
seppe ne forse saprd costringerle ad esprimere una
legge comune e generale.
Lo stesso diciamo intorno alla preferenza dei velieri
sui piroscafi, e anzi aggiungiamo nei documenti alcu-
ni specchietti recentissimi e comparati, i quali mette-
ranno in chiaro la questione e scuseranno la paurosa
previdenza dei molti costruttori e di parecchjp societä
costruttrici, obbligati ora ad affrettare la trasformazione
dei proprio materiale nautico, ora a starsene sgomenti
pegli scioperi degli operai e per rincarimento delle ma-
terie prime e dei combustibile.
Molto si apprenderä di sicuro, e su ciö e su tutti
gli altri fenomeni industriali dall’ attuale esposizione
mondiale di Vienna, e sebbene la scienza abbia giä
fatto quelle poche sicure affermazioni, alle quali poteva
(1) Circa alle spese, a chi osservava che pei bastimenti in ferro
ci e la spesa dei carenaggio, si rispose che per quelli in legno ci
ä quella della carena in ottonina.