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poterono (ad ogni modo) sfuggire a questi lacci; anzi
continuarono il loro modesto ed assennato cammino.
Cosi si mantennero, nelle loro forme semplicie primitive,
alcune di quelle belle e care associazioni liguri, che ripo-
posano tutte sulla buona fede, e vanno all’eccesso oppo-
sto dei ciarlatam del credito, posciache fanno appello
alla semplicitd e rettitudine di costumi, che non sono
di certo universalmente diffuse.
E citeremo ad esempio Camogli e la sua associazio-
ne di mutua assicurazione marittima fra gli arma-
tori camogliesi di bastimenti di bandiera nazionale (1).
Lo scopo di questa societä e 1’ assicurazione mutua
per ogni rischio marittimo, sia in alto mare ehe in porto,
rada o riviera, per incendio, pirateria, baratteria, colpa,
mancanza od imperizia del capitano o dell’ equipaggio,
ad eccezione del contrabbando, del commercio proi-
bito o clandestino, o dei rischi di guerra (2). La societä,
istituita in gennaio 1853, ebbe assicurati nel 1866 ben
226 bastimenti, della portata di 77,897 tonnellate, il
valore di perizia saliva a L. 17,505,040, il valore di
assicurazione a L. 13,128:70. La media del premio di
assicurazione nei 14 anni dacche la societä esiste fu
di 0,92 2 per %. Le somme pagate per compenso di
disastri sorpassarono un milione di lire.
A Camogli ciö si mantiene, come dice F art. 61 della
convenzione, « con la buona fede fra le parti e gli asso-
» ciati sottoscritti al ruolo, che si obbligano di unifor-
» marsi in ogni sua disposizione, volendo che essa abbia
(1) Per armatore s’ intenda qui il maggiore interessato di un
bastimento.
(2) Articoli 1 e 2 della convenzione della Societä di Camogli.