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1’ Italia segnö le vere traccie deU’insegnamento nautico:
e nel 1871 ai r. r. istituti di marina mercantile e alle
scuole nautiche aggiungeva la Scuola superiore navale.
Sieche, mentre in questi primi si educavano i capitani
di lungo corso e di gran cabotaggio, i costruttori navali
ed i raacchinisti, la cultura superiore veniva impartita
dalla nuova scuola. II governo, la provincia, il comune,
la carnera di commercio furono tutti concordi: il con-
siglio direttivo, intelligente ed operoso, agevolö 1’ esecu-
zione del grande concetto, e bene si provvide a dotare
Genova di questa gemma, perocche essa altamente e pe-
rennemente, nell’ etä di mezzo come nei nostri giorni,
mantenne lustro e decoro alla nazione nella vita ma-
rittima e nel lavoro. Ivi
« E un percoter d’ accette entro i pineti
Al favor degl’ inerti anni cresciuti:
Un nuotar di fanciulli irrequieti
Sfidando i gorghi: un tessere di vele,
Un fervere d’ irsuti
Polsi a temprarsi 1’ äncora fedele » (1).
Ai velieri, che i Liguri lanciano nel mare e che pos-
sono talora compiere la traversata da Genova a Calcutta
(via di Suez) perfino in diciannove giorni di navigazio-
ne (2), si aggiungono ora i piroscaü e le costruzioni miste:
etutto vi si perfeziona, ela nuova generazione irrequieta
cerca opere ancor piü grandi e piü lontani orizzonti. Ora
bene si addice una scuola superiore navale a quegli
(1) Aleardo Aleardi.
(2) La nave nazionale italiana a vela Innocente, capitano Pescetto,
6 entrata nella Riviera di Calcutta il 9 corr., eompiendo cosi la tra
versata da Genova a Calcutta (via di Suez) in soli 19 giorni di navi-
gazione (vedi Corriere Mercantile di Genova 11 settembre 1871).