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parecchie categorie: ma e spiacevole il dover affermare
pell’ Italia quello che ripetemmo, sulla fede di celeber-
rimi statistici, pegli Stati esteri, cioe 1’ impossibilitä di
esporre numericamente esatte notizie per le varie spe-
cie di pesca. La statistica onesta e veridica nou puö che
fornire poche cifre e talora staccate, mentre all’ econo-
mia industriale e agevole di trattare ogni parte di que-
sto argomento con pari dottrina.
Essa distingue ad es. pell’ Italia la pesca esercitata
nei laghi, nei fiumi, nei torrenti, dalla pesca che si fa
in mare : e questa suddistingue in pesca di mare li-
bero e aperto e in pesca di valli, lagune o stagni, di
bacini insomma piü o meno interni nelle spiaggie e
comunicanti col mare. Deila prima separa la pesca co-
mune di qualunque pesce, animale o prodotto marino,
e la pesca di qualche prodotto particolare, fatto con
modi propri in determinate circostanze di tempo e di
luogo, come la pesca del corallo da una parte e quella
del tonno dall’ altra (1).
Piü brevemente distinguesi la pesca in Italia in
due rami, pesca del pesce e del corallo, e si noti che
sono in pari tempo diverse le persone che vi attendono,
i modi con cui esercitano l’industria e l’indole dei con-
rali tecniche ed economiche della pesca in Italia. Gfr. gli Atti della
giunta reale chiamata a formulare un nuovo progetto di legge sulla
pesca e il progetto di legge presentato al parlamento il 24 gen-
naio 1871 (Atti della Camera a. 1871, p. 634, f. 162). Cfr. le Rela-
zioni delle sottocommissioni nominate d’ accordo col ministro di agri-
coltura, industria e commercio (26 febbraio 1869) e gli atti di consi-
gli provinciali, ordini, leggi generali o locali, documenti, informazioni,
pareri, notizie, ottenute dal governo e dai privati e raccolti negli
Annali succitati dal ministero di agricoltura, industria e commercio.
(1) A. Targioni Tozzetti.