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In quell’ anno parlirono dai porti nazionali per la
pesca del pesce 2360 battelli della portata di 19,04o ton-
nellate, e per la pesca del corallo 376 battelli di 3685 ton-
nellate, inoltre altri 5 battelli di 58 tonn, intrapresero
in quell’ anno la pesca delle spugne, le quali tutte erano
montate da 15,040 pescatori.
Cotesta industria, sebbene limitata in ristretti con-
fmi, non accenna fmora a voler progredire, mentre le
sue condizioni in quest’ anno non raggiunsero quelle
del 1867, come puö rilevarsi dalle cifre comparative
che seguono:
Nel 1867 battelli. addetti alla pesca, 11,481 di ton-
nellate 43,059 ; nel 1868, 11,411 di tonn. 42,044; nel
1869,11,652 di tonn 41,514; nel 1870 (1), 11,566, di
tonn. 42,837 ; — nel 1867 pescatori 28,757 ; nel 1868,
28,716; nel 1869, 29,385; nel 1870, 30,848; — nel 1867
battelli partiti per la pesca 2819 di tonn. 24,665; nel
1868,2635 di tonn. 19,784; nel 1869, 2415 di tonn.
20,428 ; nel 1870, 2741 di tonn. 22,789.
Queste stesse indicazioni del 1870 si distribuiscono,
pei 22 compartimenti marittimi, nel seguente modo (2):
(t) Nel 1870 sono comprese le cifre del litorale romano.
(2) « I dati complessivi che si sono riportati, tanto cjuelli relativi
alle barche, quanto quelli che riguardano i pescatori, devono consi-
derarsi come assai inferior! alla realta, e sarä agevole dimostrarlo
esaminando alcune fra le cifre parziali che sono entrate a cornporli.
» Mentre infatti le statistiche sopraddette altribuirebbero ai due
compartimenti marittimi di Napoli e Castellammare di Stabia insie-
me riuniti 2374 pescatori e 2141 barche, si e invece rilevato dal-
p inchiesta or ora ricordata che il golfo di Napoli, il quäle com-
prende il compartimento di Napoli e una parte soltanto di quello
di Castellammare, ha ben 4000 battelli e 12,000 pescatori, senza
contare i 3000 che sono addetti alla pesca del corallo, e pur tacendo