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battelli 11,666 di tonnellate 42,377; pescatori 30,848:
questo era lo stato del materiale e del personale : circa
alle partenze per la pesca notiamo battelli 2741 ton
nellate 22,789, equipaggio di 15,040.
Oltre alla pesca marittima, della quäle non puö va-
lutarsi la produzione, importantissima e fra noi quella
delle lagune e dei laghi, intorno alla quäle rileviamo le
seguenti notizie dalla relazione sopra citata.
Alla pesca marittima va congiunta l’industria del-
1’ allevamento dei pesci, che si esercita in considerevoli
proporzioni nelle cosi dette valli da pesca del Veneto,
in quelle di Comacchio ed in altre minori della provin-
cia di Ferrara ed in parecchi stagni e peschiere della
Sardegna e del Napoletano.
V’ hanno 173 valli lungo il litorale veneto e ve ne
dei pescatori di molluschi che, nella sola cittä di Napoli, toecano
i 500 ; e mentre le statistiche medesime darebbero al compartimento
di Castellarnmare, separatamente considerato, 413 pescatori, 1’ in-
chiesta ha chiarito come ne abbia 2447. Al compartimento di Spe
zia le annotazioni delle capitanerie attribuirebbero soli 12 pescatori,
di cui 6 d’ alto mare e 6 di costa, mentre pur gli riconoscono 221
battelli da pesca, e in quella parte in cui tengono conto del movi-
mento della pesca illimitata (che e quella esercitata fuori delle acque
del compartimento), ne fanno partire 96 battelli con 486 uomini; e
queste ultime risultanze furono confermate dall’ inchiesta, che ha
dimostrato come v’ abbiano in quel compartimento 1125 pescatori,
dei quali 600 appunto, o presso a poco, si recano a pescare in altre
acque italiane od all’ estero. Nella stessa guisa le annotazioni por-
tuarie attribuiscono al compartimento di Ancona 142 barche e a
quello di Messina 1609, e 1’ inchiesta ha chiarito invece che il primo
ne ha 525 e il secondo 6000.
» Le notizie che abbiamo non consentono di stabilire quanto
precisamente si scostino dal vero i. dati complessivi desu'nti dalle
statistiche portuarie rispetto all’ intiero Stato. Ma, tenendo conto dei