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di Palmas, le prime due di ragione demaniale e la terza
di spettanza privata, tutte situate nel golfo di Palmas. E
vogliono essere specialmente menzionati il grande sta-
gno di Sassu e quello di Cabras presso Oristano ; nel
secondo sono le due peschiere di Santa Giusta e di Pon-
tis, che pagano ben 17,000 lire d’ imposta fondiaria. Gli
uni e le altre appartengono a privati e producono in-
sieme annualmente chilogrammi 800,000 circa di pesce.
La pesca degli stagni e laghi sardi e interamente eonsu-
mata nel paese ; le sole bottarghe, fabbricate colle uova
del muggine, sono spedite in qualche abbondanza sul
continente, ove godono di una certa riputazione.
La coltura dei molluschi, ormai decaduta nel lago
Fusaro, e invece floridissima nel mar piccolo di Taranto.
Si ottiene ivi con arti ingegnose, da remota epoca pra-
ticate, un abbondante e stimato prodotto di ostriche e
cozze, il quäle, merce il rapido trasporto sulle ferrovie,
trova ora spaccio nei mercati di Napoli ed in altri an-
cora piiT lontani. Ben 10,000 persone, fra pescalori, ar-
tigiani, e loro famiglie, ne traggono il proprio sostenta-
mento, e il demanio, a cui spetta il dirilto di pesca in
gran parte del mar piccolo e in altre acque vicine, lo
esercita per via di affitti e ne ritrae un annuo provento
di lire 58,336.
Riguardo alla pesca fluviale e lacuale si hanno noti-
zie ancora piii scarse e incompiute che per quella di
mare.