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e quella delle alici e delle Sardelle. Copiose pesche sono
le calabresi e siciliane di pesce spada e di seppie.
L’ indole del nostro libro non ci permise di parlare
dell’ allevamento dei pesci, ma ei e grato ricordare co-
me esso si eserciü nelle valli da pesca del Yeneto, in
quelle di Comacchio, in altre minori della provincia
di Ferrara e in parecchi stagni e peschiere della Sar-
degna e del Napoletano. Se questa industria si accre-
scerä sorretta dalla vera guida della scienza, se la no-
stra pesca poträ in generale emanciparsi da pastoje di
tasse e di regolamenti ingiusti, che tuttavia 1’ aggravano,
1’ Italia ne trarrä sempre maggior lucro, posciacbe essa
oggimai vi sia bene avviata e i suoi pescatori raccolgano
pesce in Italia e all’ estero pel valore complessivo annuo
di piü che 40,000,000 di lire.
Tutto invero accenna ad un miglioramento nella
penisola, anche a tale riguardo; sebbene la statistica
non possa veridicamente darcene contezza, quando ne
dice che i pescatori si aumentarono dal 1865 al 1869
in tutto lo Stato (esöluso il Veneto) di 11,756 e (com-
preso il Yeneto) dal 1807 al 1866 di 84861, e le barche
dal 1862 al 1869 si accrebbero (escluso il Veneto) di
1284 e (compreso questo) dal 1867 al 1869 di 148 (1),
pure le notizie, raccolte anche dai privati in questi Ul
timi tempi, dimostrano corne questa industria marittima,
come le altre che descrivemmo, accenni ad un graduale
progredimento.
(1) Perö questo aumento deve attribuirsi alle disposizioni legisla
tive, colle quali 1’ obbligo dell’ istruzione fu esteso anche agli ad-
detti alla pesca limitata nelle acque dei corapartimenti, che prima
non vi erano tenuti.