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gandisti della rivoluzione e della giovane Italia (1), o di farli prima
rivedere dalla polizia e dalla censura. Ad ogni modo il Quadri ci
diede un’ opera, che toglie parecchie lacune; offri un lavoro che pel
Veneto deve riputarsi di sommo interesse, laddove le opere statisti-
che, che precedettero questa, toccarono per incidente delle cose
nostre (2).
E ad es., il Saggio di una statistica e il Quadro statistico
dell’ impero d’ Austria del barone Lichtenstein non potevano trat-
tare del Veneto in particolare, come fece il Quadri nel suo lavoro,
esteso a 15 titoli e suddiviso in 100 tavole. Il quäle ha anco questa
importanza, che il governo (3) volle che fosse veduto dai 12 dipar-
timenti componenti il governo stesso, esaminato dai consiglieri, ri-
veduto ed annotato e quindi rinviato all’ autore, perchö traesse lume
dalle indicazioni fattegli. Ma delle opere del Quadri una sola e stam-
pata (1827), l’altra 5 manoscritta (1817-18), e dell’ultima non si
trova copia. Alla famiglia egli non ne lasciö punto : la biblioteca
niarciana diehiara di non averla avuta: all’archivio generale pare
sieno andati smarriti dieci suoi volumi, che giacciono forse negli ar-
chivi a Vienna, dove speriamo qualche onesto erudito dirigerä le pro-
prie ricerche.
Ci e mestieri adunque ricorrere anco ad altre fonti, e posciachö
le speciali monografie industriali sono di lieve importanza, ci converrä
riferirci alle indicazioni Offerte dalle autorita commerciali. Ora le no-
tizie che intorno alle industrie si possono desumere dalle relazioni
delle camere di commercio, pubblicate durante il governo austriaco,
non ci pajono cosi esatte che oggi, conoscendo il mal vezzo di quei
tempi, si possano riferire, senza tema, i risultati numerici. Abbiamo
detto che le statistiche fatte durante il dominio straniero peccano
sempre di parzialita: noi stessi udimmo le fatue vanterie di coloro
(t) Yedi all’Archivio generale dei Frari (presid. del governo a. 1836, f. IV,
9-2; ved. Rapp. m. 2604-P. a s. a. imperiale). Ci sono le frasi: i Propagandisti
della rivoluzione non abbiano a servirsene — e continua : consta in fatto che ne
abusassero i proseliti della giovane Italia.
(2) La statistica fu sempre scienza prediletta nel Veneto e ben si ricorda che
« essa, anche prima di affermarsi in tutta la dignitä del concetto odierno e quando
« in Italia avea le dne sole cattedre di Padova e Pavia, ornavasi di erudita col-
» tura, e solerte indicava le fonti sino allora fra noi inesplorate » (prof. France
sco Wardi, e la Storia della statistica del Quadri),
(3) Decreto 3 maggio 1819.