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Volltext: L' Italia industriale - studi con particolare riguardo all'Adriatico Superiore (Regno d'Italia e Imperio Austro-Ungarico) ; Industrie marittime

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battuta; e, tra di esse armi, prova assai che non sono al tutto ritro- 
vati moderni, ina s inventaröno in anfico, molti fra gli stromenti, con 
cui si esercita 1’ arte micidiale a sollecita carica ed a colpi molti- 
plieati. Museo ammirabile altresi pei trofei e le suppetlettili di va- 
ria maniera, che ricordano uomini ed avvenimenti famosi. 
II lavoro che contorna questo cenno storico e opera, come ab- 
biamo detto, del nostro Prosdocimi. Egli ha superato se stesso ; si 
vede che trattavasi di un lavoro in cui stavano impegnati il genio 
e il patriotismo dell’artista. La gran fascia che circonda l’iscrizione 
e la lettera iniziale col millesimo, sono segnate con tal buon gusto, 
e lavorate in colori e oro con tale tinitezza, che lo sguardo non si 
stancherebbe mai di ammirarle. Nel centro superiore sono collocati 
due medaglioni, rappresentanti alla miniatura i due ritratti di Or- 
delafo Falier, il quäle fondö 1’ arsenale, e di Vittorio Emanuele, 
sotto gli auspici del quäle ne venne ordinato l’attuale ampliamento 
ed ordinamento; a destra e a sinistra del quadro stanno egualmente 
in due medaglioni i ritratti dei dogi Mocenigo e Loredan, ai quali 
si devono i maggiori ampliamenti dell’ arsenale; al basso lo stemma 
reale e quello di Venezia congiunti colla stella d’ Italia; ai due an- 
goli superiori si vedono disegnate una nave da commercio del se- 
colo XV ed una da guerra del XVI, disegni tratti dai modelli esistenti 
nell arsenale, di quelle navi che recarono a Venezia tanta ricchezza e 
tanta gloria; ai due angoli inferiori le storiche barche onorarie, cioe 
il bucintoro che serviva ai dogi, e particolarmente nella significante 
cerimonia dello sposalizio del mare, e la lancia reale nella quäle 
fece il solenne ingresso in Venezia libera, Vittorio Emanuele. 
Fra un quadro e 1’ altro, nel contorno, stanno inoltre egregia- 
mente e saviamente disposti alcuni emblemi guerreschi e trofei, che 
rappresentano appunto le famose armi che tanto illustrano il museo 
dell’ arsenale, perche comprovano che in Venezia si conoscevano e 
si usavano armi, che a torto si dissero poi di nuova invenzione. 
L’ armonia delle tinte, 1’ eleganza del disegno, la tinitezza del la 
voro, e 1’ importanza dello scritto e della espressione, formano di 
questa prima tavola il piü degno incominciamento dell’ Album. 
Seguono le altre quattordici tavole, delle quali daremo un breve 
cenno, non consentendoci lo spazio e 1’ indole dell’ opera entrare 
nei dettagli tecnici, particolarmente per ciö che riguarda le nuove 
costruzioni.
	        
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