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Per dimostrare come difettino esatti criteri statistici
sulla produzione e sul commercio dei prodotti indu-
striali citeremo qualche esempio particolareggiato.
11 catasto (catastico) che esisteva nel secolo XII
non puö dire quali fossero ne il commercio ne la ric-
chezze di Venezia, e per confessione di coloro che ne fe-
cero minute indagini, anco seguendo i cronisti e i trop
po facili scrittori, ciö si potrebbe conoscere inesatta-
mente (1). Si noti come curiositä che pur dello stato
civile si hanno notizie incomplete e che dei cittadini
non nobili la Repubblica non tenne lo stato civile (2).
Da una autorevole statistica si dedurrebbe che nel 1423
la popolazione di Venezia fosse stata di 190,000 uomi-
ni, e nel 1540 di 129,971: e si sospettö che fosse com-
presa nel primo dato anche la popolazione dei dogado!
Certamente (come diremo) nel secolo XVII si hanno
parecchie tabelle che registrano gli operai che eser-
citavano industrie e mestieri: e anche in tempi piü
lontani (3) si potrebbero raccorre somiglianti informa-
zioni: ma intorno alle industrie propriamente dette, alle
distinzioni fra la bottega e 1’ officina, intorno ai prodotti
e alle mercedi, ecc., sono maggiori gli errori e le con-
(1) Yedi Cecchetti, Delle fonti della statistica negli Archivi
veneti (vol. I, serie IV degli Atti dei r. Istituto veneto di scienze,
ecc.) Cfr. per altri dati Lampertico, Sulla statistica teorica in gene
rale e su Melchiorre Gioja in particolare (1870), e sulle stati-
stiche in Italia prima dell’Achenwall (1855), passim e doc.
(2) Materiali statistici incompleti si raccoglierebbero dai decreti
dei senato veneto (dal 1332), dai volumi delle quarantie crimi-
nali e dalle Raspe o Registri criminali delle avogarie dei comuni
(dal 1324) ecc. ecc. Cfr. ibid.
(3) Archivi all’ inquisitorato alle arti e ai ruoli; archivi dei V
savi alle mercanzie; archivi della deputazione alle tariffe mercantili.
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