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fusioni di quello che i dati veridici. Non e strano che nel
quadro intitolato : Numero delle persone abitanti in
Venezia fatto per ordine delV ecc. magistrato alla sa-
nitd, ecc. ecc. (1° marzo 1781), si leggano nella classifi-
cazione degli abitanti annoverate le gondole\ ? e gli
abitanti stessi divisi in ecclesiastici, putti, putte, uomini,
vecchi, donne, servitori, massere (serve), forastieri e poi
preti, frati, monache, pinzochere !
Ma rechiamo esempi tutti speciali alle industrie. Nel
la prima metä del secolo XIY Venezia aveva 3000 testori
da panni, 16,000 da fustagni, e vendeva alla Lombardia
ogni anno per ducati 400,000 di panni, 10,000 di tele,
240,000 di Jane di Francia e di Spagna, 250,000 di co-
tone, 30,000 di filo, 250,000 di sapone, 539,000 di spe-
zerie e zucchero, 120,000 di legni da tintura, 110,000
di altre merci; in complesso per un valore di oltre
2,500,000 di ducati. Or bene chi potrebbe ragionare
analiticamente su questi dati? e dedurne la condizio-
ne delle industrie e quella del commercio, eosi diffe-
renti le une dalle altre ? e se io rimpinzassi questi fbgli
di altri numeri attinti a quelle stesse fonti, lo statistico
potrebbe coscienziosamente valersene (1)? e imprendere
studi di confronto ? e trovare altre notizie simili od affl-
ni pei secoli precedenti o successivi o pegli altri paesi ?
(1) Per es. mi e facile il ripetere che dalla busta 4 dell’inqui-
sitorato alle arti risulta che i telai per Stoffe di seta erano: nel 1771,
1506; nel 1772, 1908; nel 1773, 1727; per tessuti con oro 1771,
345; 1772, 719; 1773, 895; lavori di tele di seta notificati 1771
n. 1578; 1772 n. 2058; 1773 n. 2164 ecc. ecc.; e che dal 1755
al 13 niaggio 1756 la corporazione dei tessitori di sete in oro di
Venezia affrancö un capitale di ducati di piazza 223,041 8 i / i . Ma
che cosa ne apprende da ciö la vera statistica delle industrie ?