— 15 —
geograflche, 1’ uso dell’ astrolabio, sono fatti che (come
molti notarono) rendono testimonianza dell’ antica va-
lentia dei Veneziani (1).
L’ industria delle costruzioni navali fu poi sempre
amata dalla Repubblica e considerata la piü omoge-
nea, perche meglio rispondeva ai bisogni e alle atti-
tudini del paese. II suo rifiorimento era connesso a
quello della navigazione e del commercio; perche (l’Ita-
lia moderna dovrebbe capirlo) non c’ e potenza ma-
rittima che possa vivere, se i privati non danno opera
assidua alla marina mercantile e il Governo a quella
da guerra. — Fin dal secolo VII le cronache parlano di
arsenali, ma saranno stali semplici cantieri o squeri
sulle spiaggie di Canalregio, su quella di S. Alvise e
fors’ anche di S. Rocco nel sito detto Gastelforte : eran-
vene alla S. Trinitä verso la punta detta dei lovi (lupi),
e fu cantiere anche quel terreno vicino alla piazza di
S. Marco, detto poi Terranuova, e in cui e ora il giar-
dino attinente al palazzo reale. Da questi cantieri usci-
rono le galandrie o zelandrie (chelandrie), le palandrie,
il dromone, 1’ ippogogo, le gambarie, il buzo, i brulotti,
le gondole (molto diverse dalle attuali) munite di rostro
alle due estremitä. Al tempo del doge Ordelafo Falier
si assegnö come luogo adatto a costruzioni il terreno
alla parte orientale della cittä sulle antiche isole Gemo-
(1) L’opera di Sanudo detto Torsello, scritta al principio del se
colo XIV, ha parecchie carte che rappresontano paesi e coste marit-
time ; vi si notano molti pregi, che dimostrano lo stato progredito
della scienza nautica. Il suo mappamondo e lodatissimo. Nel secolo
XV abbiamo la celebre opera (1428), che spiega un’ antica regola
veneziana di navegar a mente.