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Volltext: L' Italia industriale - studi con particolare riguardo all'Adriatico Superiore (Regno d'Italia e Imperio Austro-Ungarico) ; Industrie marittime

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prescritte, o non avevano attitudine al servizio di raare, 
erano rimandati se pensionati, o passavano come addetti 
ordinari nei reggimenti, qualora fossero stati mantenuti 
a spese dello Stato. Terminati i cinque anni di Studio 
uscivano dalla scuola o come cadetti della marina go- 
vernativa o del corpo degli ingegneri navali, o ordinari 
di fanteria, a seconda dell’esito dei Ioro esami. Al grado 
di capitano potevano poi pervenire soltanto gli allievi 
stipendiati, e fra i pensionari quelli che, volendo dedi- 
carsi al servizio della marina (annuenti i parenti o i tu- 
tori), svelavano una speciale inclinazione o una capacitä 
distinta. 
Una casa di educazione era fondata per istruire 
i giovani a divenire bassi ufficiali, nei diversi corpi della 
marina; era diretta da un ufficiale subalterno (1). 
Mentre questi provvedimenti si attuavano durante 
il Regno Italico, per erudire i veneti nella marina da 
guerra e mercantile e nelle scienze attinenti, da altra 
parte coi continui lavori ed esperimenti Napoleone I 
voleva che dai cantieri di Venezia uscissero bastimenti 
destinees ä lui assurer la Suprematie dans les mers 
de V Italie. Voleva che l’Italia fabbricasse il naviglio 
per se e pella Francia, e che i marinai italiani fossero 
tra i migliori. 
La sua sollecitudine in ogni Opera utile si dimoströ 
appena mise piede a Venezia. Di fatto, in mezzo alle fe 
ste, alle regate, egli pensö alle finanze, alla marina, ai 
lavori pubblici: dedicö 100,000 lire per riparare il por- 
(1) Difettava non per tanto a quei tempi una istruzione governa- 
tiva pei costruttori navali mereantili; ma vi supplivano in qualche 
modo i docenti della marina. 
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