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stribuito in modo cosi ingegnoso e ben ordinato, che le stovi
glie biancbe che vi si portano denlro, onde ricevcre i colori e
le altre fatture occorrenti, passano regolarmente da un’officina
nell’altra, per i diversi gradi di lavorazione; finche, perfet-
lamente finite e complete, ritornano fuori per entrare nei
magazzini, dove si provvede alle spedizioni.
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In quesli Ultimi tempi, fu tentata a Doccia, e felicemente,
1’ applicazione in modo indelebile della fotografia sulla por-
eellana, col concorso efficucissimo dci fratelli Alinari, foto-
grafi: — e vi fu pure introdotta con ottimo successo, l’ap-
plicazione delle stampe e la cromolitografia in oro e in co
lori, per gli ornamenti delle stoviglie di lusso.
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Quanto alla cotlura delle stoviglie, oltre le qualtro fornaci
accennate sopra, tutte a due piani e cinque focolari, vi sono
a Doccia tre forni retlangolari, per le majoliche e le stufe:
una fornace ovale a tre piani per la biscottatura : una for-
nace cilindrica, per le majoliche artistiche: undici mufole
per le porcellane dipinte o dorate, e, inline, nn fornello a
riverbero, per l’ossidazione del piombo e dello stagno, im-
maginato dal proprietario stesso, e col quäle restano elimi-
nate le cause d’ insalubritä, che minacciano di continuo gli
operai addetti alla fabbricazione delle vernici metalliche.
La querce, il pino e l’ontano dei nostri boschi forniscono,
in grandissima parte, il combustibile alla fabbrica. Vi si