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PRIMO RAMO.
Lavoro della materia prima.
CANNA DI VETRO E SMALTI.
I.
Nozioni sulla divisione del lavoro. — Fornaci. — Vasi fusori. — Forni di
calcinazione. — Calchere. — Forni di riscaldamento. — Stufe di disseccazione.
Prima di parlare delle fornaci e dei vasi fusori e necessario
di tenere a mente il lavoro delle conterie dividersi in conterie or-
dinarie e conterie fine. Rispetto quindi alla materia prima il la
voro della canna va distinto in lavoro di canna di vetro e in la
voro di canna di smalti. Il metodo perö del lavoro e sempre, salve
poche eccezioni, uguale; soltanto le paste per le conterie fine sono
piü belle e pifi costose, e le fornaci vengono costruite in altro modo,
come accennerö pifi innanzi.
Le fornaci per il lavoro della canna per conterie sino a 30
anni fa si costruivano con la creta di Musestre, paese nel Trevigia-
no, e colla pietra tenera di Verona ; oggi invece per tali costruzroni
s’impiega la cosi detta terra di Cerone nel Friuli, e una sabbia ulti-
mamente scoperta nei colli vicentini, ehe si chiama di Schio. Le for
naci possono avere la durata di due anni. Un anno di lavoro e
formato ordinariamente di 44 settimahe ; nelle altre otto sta spento
il fuoco e intanto si fa la resa dei conti e si appareccbia il lavoro
suecessivo. Nel corso di due anni, in cui le fornaci possono sus-
sistere, hanno mestieri di qualche radicale riparazione, poi si ab-
battono e si riedificano ex novo. Vi sono costruttori appositi. Le
fornaci che servono per canna di vetro comprendono in un solo
corpo 2, 3 ed anco 5 vasi fusori (paddle, padellati). — I crogiuoli
per il lavoro dei cosi detti piombi, che sono paste vitree opache e
trasparenti di vari eolori che si fanno colle calcinazioni del piombo,