perlajo o delle manifatture a lume; anzi questo lavoro e una
dellc piii gentili e piü vaglie produzioni dell’ industria vetraria.
II perlajo impiega quäle materia prima le canne tirate nelle
fornaci di Venezia e di Murano, canna massiccia, tanlo opache
che trasparenti, tanto di vetro che di smalto di tinte diverse; si
adopera pur anche F avventurina.
L’ arte del perlajo va divisa in tre classi: 1." Manifatture schiel
te in (jenere; 2. a Manifatture dette numeri; 3. a Manifatture fioratc.
Queste classi vanno poi suddivise in tanti titoli, che costituiscono
un campo sconfmato di lavori infinitamente svariati.
La prima classe, le manifatture schielte in genere, e la meno
lucrosa e perciö riservata esclusivamcnte alle donne; la Seconda,
le manifatture dette numeri e F intermedia; la terza, le manifat
ture fiorate, e della piü difficile esecuzione e porta seco maggiori
interessi.
Piispetto alle manifatture a lume, non v’ ha a Venezia alcun
grandioso stabilimento che raccolga in un solo centro la maggior
parte degli artisti e degli operai, dappoiche il lavoro presso che
tutto si fa da singole famiglie e da singoli individui nelle proprie
case e in piccole stanze-opilici, quelli che i Francesi chiamano
propriamente ateliers. Molti lavorano per proprio conto ; molli
altri per conto dei grandi fabbricatori di conterie, dai quali rice-
vono la materia prima, e la mercede corrispondente per ridurla
in perle a seconda delle commissioni.
VIII.
Apparati per la f'abbricazione delle perle alla lucerna. — Descrizione del
lavoro. — Porcbe il perlajo e delto anco suppiabime. — Yarieta dei prodotti.
Sovra un banco e posta una lampada, in passato alimentata
dal sevo o dalF olio, oggi dal gas : la fiamma di qucsta lucerna
col mezzo di un mantice prende una direzione orizzontale e si