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a Roma riprodusse in musaico i disegni di Raffaello. Era quindi
logico il Lanzi allorquando, dopo di avere ricordati i vari sforzi
dei Fiorentini per decorare di musaici* la cappella di s. Zenobio
eosi si esprime : « Sembra, egli dice, che veramente la gloria di
lavorare il musaico sia stata riservata a Venezia. » Finalmente
sappiamo che gli stessi principi chiedevano alla Repubblica di
Venezia col mezzo dei loro ambasciatori i maestri musaicisti e
le loro opere, e per non moltiplicare le citazioni ricorderö Emma
nuele Filiberto duca di Savoja, che nell’anno 1579 col mezzo del-
F ambasciatore veneto Francesco Rarbaro residente in Torino in-
stava per avere ne’ suoi Stati qualche musaicista veneziano (1).
II.
Musaici che decorano le basiliche delle veneziane lagune. — Norm dei
piü celebri musaicisti veneziani antiehi. — Decadenza di questa scuola. Il
musaico veneziano e legato all’ industria vetraria. L arte dei musaico peri-
sce a Venezia colla fabbricazione della materia prima.
Venezia dunque saliva in gran fama per T arte musiva, e lo
provano ancora i piü irrefragabili documenti, lo provano le mo-
numentali basiliche di s. Maria di Torcello, di s. Maria di Mu-
rano, ma piü che tutto quella di s. Marco vestita d un istoriato
manto d’ oro in tutte le sue volte, esecuzione immortale dei Zam-
bono, dei Rizzo, dei Zio, dei Zuccato, dei Rianchini, dei Rozza,
dei Marini e di tanli altri valenti, ai quali i Vivarini, i Tiziano, i
Paolo, i Tintoretto <? i piü distinti veneziani pittori apparecchia-
vano i cartoni. E il genio di quei sommi in quella intonazione e
in quella robustezza di tinte, in quelle imagini di angeli, di santi,
di eroi tutte nobilissime e supernamente inspirate, e nel magi-
(t) Zanetti, Deila pittura veneziana. Venezia, 1792. — Lanzi, Storia pilto-
rica delFItalia ecc. Milano, Silvestii 1823 ecc. — Salviati, Mosaiques, verres soufßcs
de Murano, ecc. Taris L. Berger, 1867. — Documenti da me tratti dall’archivio gen.
di Venezia c pubblicati nel giornale La Voce di Murano, anno HI.