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VI.
II Salviati e la basilica di s. Marco. — I musaici del Salviati nel paluzzo
del Metz in Egitto. — All’ esposizione nazionale di Firenze. — All’ internazio-
nale di Londra. — Grandi successi delle opere musive del Salviati. — L’ avve-
nire dei musaici veneziani e assicuralo.
A comprovare quanto teste asseriva innanzi tutto sta il fatto
dei contratti che nello stesso anno 1859 il Salviati conchiudeva
colla Fabbricieria della basilica di s. Marco per la fornitura di una
quantitä di smalti del valore di 150,000 lire destinati alla ripa-
razione dei musaici della basilica stessa, e un accordo per 15 anni
per la fornitura di quanti altri potessero occorrere. Intanto un
anno dopo, nel 1860, ü Salviati faceva la decorazione in musaico
ornamentale di un grandioso parco, e la decorazione in musaico
monumentale nelle pareti inferiori di una immensa sala nel pa-
lazzo del Metz in Egitto, per commissione data da S. A. il Vice-
Re, lavori che costarono intorno ad it. lire 250,000. Nel 1861
poi il Salviati portö i lavori del suo stabilimento a Firenze alla
prima esposizione nazionale italiana, e quel Giuri li dichiarava
superiori a tutti gli altri per isplendore, buon gusto ed origina
le, nel tempo stesso che il comitato degli espositori romani e
veneziani dichiarava, che i prodotti esposti dallo stabilimento Sal
viati essi soli potevano rivendicare la fama dell’ industria vene-
ziana. Il Salviati a Firenze ottenne sei medaglie. Non mentiva
adunque il giudizio emesso dalla R. Accademia di belle arti di
Venezia, il 22 gennajo del 1861, quando nell’ esamc delle mate-
rie prime e delle opere eseguite con esse nello stabilimento Sal
viati, faceva conoscere che gli smalti di ogni genere fabbricati
dal Radi, non solo erano superiori a quelli ch’ egli avea fabbri
cati precedentemente, ma per molta parte anche agli antichi, e
che per riguardo ai disegni delle opere eseguite con quei mate-
riali erano di ottimo gusto, e bene ed artitisticamente condotti.