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dello stabilimento, la scelta degli artisli, la ragionata distribu-
zione del lavoro, e 1’ allargamento delle applicazioni nei nuovi si-
stemi di esecuzione che raggiunse 1’ economia massima e che rese
accessibile la produzione a tutte le classi della societa.
In quanto alla prima parte, vale a dire, ai grandi prodotti ed ai
perfezionamenti della materia prima ho pur detto qualche cosa,
mu rimane di ricordare che tali prodotti si miglioravano di giorno
in giorno e per la qualitä e per 1’ essere fabbricati in vasta scala,
e per 1’ economia del loro prezzo. In antico, a mo d esempio, le
piastre d’ oro e d’ argento non si lavoravano che piane e di pic-
cole dimensioni, ma il Radi, sotto 1 inspirazione e gl incoi ag-
giamenti del Salviati, non solo diede alle piastre dimensioni estese,
ma le lavorö pure a rilievo. Riguardo alla fabbricazione in vasta
scala della materia prima e dell’ economia massima dei prezzi,
dirü meglio quando toccherö dell’ officina di smalti che il Salviati
piantava a Murano nel 1867 per conto del suo stabilimento, dopo
ch’ egli fece la Societa coi capitalisti inglesi. Adesso piuttosto toc
cherö dell’ organizzazione dello stabilimento, della scelta degli ar-
tisti, della ragionata distribuzione del lavoro.
VIII.
L’ industria del musaico sorretta dall’ arte. — Basi sulle quali si pianta lo
stabilimento Salviati. — Si studia ogni stile e si eseguisce a perfezione ogni
opera. Prove indiscutibili di questo asserto. — Il Salviati allarga le applica
zioni. — Nuovi lavori sulle piastre d’ oro. — Giovanni Albertini. — Lo smallo
d’ oro sposato agli altri smalti nei lavori a tarsio. — Tavolo donato a S. M.
il Re d’ Italia.
Gerto la parte industriale del musaico sarebbe caduia se non
fosse stata sorretta e conservata dall’arte. Era questo che pensava
il Salviati, questo che poneva in atto nel far risorgere la scuola
del musaicista. Egli quindi raccoglieva nel suo stabilimento gh ele-
rnenti piü idonei che risvegliassero e che lenessero viva la sacra