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solo sanno lavorare gli smalti d’ oro e d’ argenlo di una qualitä
inappuntabile ed infmiti altri colori, le porporine, le cannelle cosi
dette bisantine, i vetri di piii difficile riuscita, ma ripctono ezian-
dio tutte le antiche paste con le relative loro indisperisabili pro-
prietä, non esclusa I’ avventurina, e cid ehe piii interessa in tali
proporzioni da produrre fmo a 500 chil. di una tinta in una
sola fusione (1). E perciü che lo stabilimento Salviati si trova
oggi nella fortunata condizione non solo di disporre per se, ma
di ol'frire a qualunque ne facesse inchiesta, tutte le gradazioni
occorrenti degli smalti piii belli pel lavoro di musaico monumen
tale e di ogni altro genere a prezzi convenientissimi, e relativa-
mente piii bassi di ogni altra ofli'cina, attesa ia perizia de’ suoi
stessi tecnici, occupati in un continuo lavoro nell’ economizzare
il tempo e nel saper conoscere e trattare maestrevolmente la loro
partita. Le 70 tonnellate di smalti in 2,700 gradazioni diverse (2)
che stanno nei magazzini dello stabilimento mostrano la verita
di quanto asserisco ; cid non e piccola cosa e mostra chiaramenle
eome un’ arte classica, possa giungere a dar mano all’ industria
sviluppandola in colossali misure (3). Non si dee quindi per il (in
(1) 1 processi della composizione degli smalti pei musaiei in generale sono
pressoche siniili a quelli della composizione degli smalti per la conteria. E perö da
osservarsi che i primi che si lavorano in piastre ed in cannelle per il musaico mo
numentale devono essere privi di lucentezza : inoltre nel genere delle paste dei mu-
saici vi sono tinte e gradazioni infinite, che non si lavorano nel genere delle paste
per conteria.
(2) La gradazione dello smalto d’ oro e di 130 intonazioni. — 11 Moniteur
dell’ 11 maggio 1868, parlando dei nostri musaiei, riconosccva « che della tavolozza
veneziana e degli smalti muranesi non si poträ piü fare a meno....» — Del rima-
nente sui prezzi degli smalti e dei musaiei nello stabilimento della Societa Salviati
ed in varie epoche passate, veggansi i Documenti, parte moderna, in fine della
Monografia, e precisamente quelli che portano il titolo musaiei.
(3) Non intendo con questo di togliere per nulla il merito al vecchio fabbrica-
tore sig. Lorenzo Radi, che lu il primo a mettersi sull’ardita via, e che segue oggi
pure la sua fabbricazione soddisfacendo trionfalmente ogni comrnissione che gli vie-
ne data.