Il commercio dei vetri, delle perle e degli smalti si faceva dai
Veneziani in epoche assäi remote, e fino da quando nei secoli VII
e VIII frequentavano i porti d’ Egitto e dell’ Africa.
Tali manifatture erano assai ricercate, e per lunga pezza furono
un elemento attivissimo di im grande traffico.
Ogni anno diverse navi andavano a portare questi prodotti ver
so Oriente, percorrendo le coste della Soria ed i mari d’ Egitto,
che in quel tempo non eravi punto dell’ Oriente che le flotte
veneziane non andassero a visitare.
Altri navigli, con una navigazione piü lunga, toccavano i porti
del regno di Napoli, e costeggiando 1’ Africa, varcavano lo stretto
di Gibilterra, per entrare in Oceano si poco battuto allora, si uni-
vano alla flotta che si chiamava di Fiandra, per distribuire i loro
carichi nel Marocco e Statt barbareschi, poi sulle coste occidentali
del Portogallo, della Spagna e Francia, ed entravano nei porti di
Bruggia, Anversa e Londra.
Verso il secolo XIII la dilatazione del commercio divenne piü
grande, in causa dell’ alto pregio in cui vennero quei lavori, che
progredirono nell’ imitazione delle pietre preziose, delle agate, delle
fusioni.
Il traffico si mantenne assai importante anche dopo che i Por-
toghesi aprirono ad esso la lunga via della punta ultima dell’ Afri
ca (1486) e gli Olandesi poscia, indi gl’ Inglesi concentrarono in