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Alessandria e Cairo per 1’ interno dell’ Africa servendo le perle
precisamente invece di denaro ; il Governo stesso se ne fa acqui-
rente in caso di spedizioni di truppe nelle piü remote regioni. Dopo
l’apertura deH’Istmo di Suez, Alessandria e lo scalo di tutte le Indie,
valendosi di quella via gli stessi Inglesi, gli Olandesi ed i Vene-
ziani, che da alcuni anni hanno relazioni dirette con quelle colonie.
I porti della Barberia fanno i mercati delle tribü africane fini-
time, da dovc egualmente vengono introdotte nelle regioni centrali
dell’ Africa.
La Guinea, il Congo, i Caffri, e perfino gli abitanti dello Zan-
guebar, ed Abissinia ricevono questi oggetti.
L’ Impero germanico e 1’ Austria ungarica consumano pure
conterie, Lemberg, Brody nella Polonia fanno commercio con
tutta la Bussia.
I porti dove vengono attualmente con maggiore frequenza de-
stinate le conterie sono i seguenti :
PORTI NAZIONALI
Siciliani, Napoletani, e dell’ Umbria ma per piccole quantitä
PORTI ESTERI
Austro-ungarico, Isole Jonie, Greeia, Gostantinopoli, Francia, Por-
togallo, Gran Bretagna, Malta, Olanda, Impero germanico, Russia,
Moldavia, Egitto, Barbaria, Stati Unit.i, America, Indie orientali.
Dai calcoli fatti prima del 1844 il movimento annuale dei fondi
delle fabbriche diMurano e Venezia ascendevano a circa L. 7,500,000,
ed in epoche p'u'i lontane giungevano circa a L. 5,300,000, secondo
le tabeile statistiche erette dalla Gancelleria comunale di Murano (1).
Negli anni 1807 e 1808 adottata in Europa, in America ed
altrove, la moda delle conterie nei tessuti passamani, trine, aveva
fatto accrescere il commercio a quantitä considerevole, il di cui
valore, che si rileva dalle statistiche della Camera di commercio
di Venezia, ammonta alla cospicua somma di L. 15,038,000 nel 1807;
e L. 8,107,708 nel 1808.
(1) Bussolin, Guida alle fahbriche vetrarie di Murano, lip. Santini, pag. 77.