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E da lenere conto che non tutte le quantita sortite da Vene
zia per la via di terra formano partc del commercio coli’ estero.
Dal 1862 al 1866 vi ügurano tutte le quantita spedite nei
paesi della Monarchia austriaca, e quindi vi sono comprese le
Provincie venete, in quelle epoche ancora sotto il dominio stra-
niero.
Ad incominciare dal 1867 sono da escludersi dal commercio
coli’ estero i consumi del Regno d’ Italia nelle seguenti quantita :
1867 quintali 2769
1868 » 1440
1869 » 630
1870 » 402
1871 . . . . , » 404.
E qui torna a proposito il far menzione di una specialitä di
lavori introdotti dal defunto Gio. Giacomuzzi, quali sono: le lastre
di vetro a chiaroscuro, tracciate con la fusione delle cannelle di
vetro, che gli procacciarono la medaglia d’ argento dal veneto
Istituto, nonche di altri prodotti meravigliosi dello stesso Giaco
muzzi, e di Gio. Batt. Franchini e Domenico Bussolin, benemeriti
dell’ arte, specialmente in ciö che formava parte dei vetri a mille
fiori, filogranati e merlati.
Ma la piü splendida scoperta del Giacomuzzi a vantaggio del-
1’ industria e quella delle margheritine, perle e conterie imitanti
il colore d’ oro, che ha superato ogni cosa di simil genere giä
tentata qui ed altrove, che nel 1808 fece mostra splendente nel
Palazzo dei Dogi, in confronto di simili perle color oro di Fran-
cia, che fmo allora godevano la preminenza.
I consumi di queste manifatture vanno dilatandosi specialmen
te per ricami ed infinite altre applicazioni di lusso e di rnoda ;
sono pure margheritine e perle, ma hanno destinazioni affatto di
verse da quelle superiormente indicate.
.Ciö che forma 1’ importanza del commercio sono le conterie
propriamente dette, e le manifatture in perle alla lucerna, le
quali d’ altronde potrebbero forse di poco essere maggiormente