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dustria dei vetri comuni a Murano e Venezia, la di cui produzione
ora e divisa in piccole fabbriche con metodo antieo di lavoro do-
vrebbe cessare, perche trovasi in condizfone ben diversa di una
volta dopo 1’ istituzione delle grandi fabbriche francesi, svizzere
e del Beglio, e specialmente rapporto al combustibile e mano
d’ opera, per cui non puö sostenere la loro concorrenza.
Che ove, al contrario, fosse da seguire 1’ opinione ripetula da
altri egualmente celebri economisti, che una buona legislazione
doganale e la salvaguardia del commercio e dell’ industria, col-
1’ aumento o diminuzione dei dazi entrata secondo le circostanze
ed i bisogni; col compensare lo svantaggio che le fabbriche na-
zionali possono trovare nel prezzo della mano d’ opera, delle ma-
tcrie prime o del combustibile in confronto con quello di altre
nazioni; col proteggere con dazi piü elevati quelle arti per non
abbandonarle alla concorrenza forestiera, allora soltanlo che per-
vengono ad un grado eminente di perfezione, forse che anche le
industrie vetrarie di Murano potrebbero essere poste in grado di
sviluppare il lavoro sopra larga scala, mentre, se pure fmo adesso
hanno potuto sostenersi, devesi attribuirne la causa ad un’ acci-
dentalitä di protezione temporaria, portata dal disaggio della carta
moneta attuatasi in Italia nel 18öü, ed all’ obbligo del pagamento
dei dazi in denaro sonante che ha colpito le merci estere nel-
1’ importazione di un 25 a 30 per % oltre il dazio della iariffa
italiana informata ai principi del libero scambio (1).
D) Vetri a soffio in lavori fini.
Prima dell’ istituzione della fabbrica in Murano: Societä Sal-
viati, and Company Limited, avvenuta nel -1808, questo lavoro
veniva eseguito in parte dalle stesse officine di soffiali comuni,
ed in quella della ditta cav. ■ Bigaglia di canna e smalli piü volte
(1) Studi (inanziari; Cazzetla Ufßciale venela 239 del 1872.