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VETRI FIL4TI.
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Sono manifatture di fantasia di compito lavoro dietesamente de-
scritte nella parte II, variamente assortite rappresentanti cornici
di vetro, vasi, cestelli, panieri, bomboniere, Stoffe per decorazioni
di pareti, ornamenti femminili, tutti in tessuti di vetro e cristallo,
con orditure finissime di refe e seta, che per la vaghezza, dispo-
sizione dei colori che vi sono giocati, trasparenza e lucidezza del
vetro formano 1’ ammirazione di tutti.
Nel 1809 (1) le fabbriche di fdati erano 3; avevano impiegati
10 uomini e 12 donne, retribuiti i primi da L. 2 a L. 2:50 e le
seconde da cent. 25 a cent. 50.
II valore delle produzioni in quell’ anno venne calcolato dalle
L. 40,000 alle L. 50,000, non avendo il vetro cosi ridotlo a sotti-
lissimo filo che assai poco peso, e quindi assai limitato il costo
della materia greggia.
In adesso questa industria ha conseguito un maggiore sviluppo
se nel 1871 otto erano le fabbriche che davano impiego a 50 in-
dividui tra uomini e donne, e sono state lavorate circa 3010 chi-
logr. di canna massiccia, la maggior parte di cristallo, impiegando
un capitale di 150,000 lire italiane.
Delle produzioni perö non viene fatto commercio di spedizione;
tutto si riduce a vendite in dettaglio e particolarmente a consu-
matori forastieri.
(•!) Prima del 1869 questa industria nelle statistiche non venne indicata sepa-
ratamente. Formava parte dei lavori di riduzione delle canne di vetro, benche Jacopo
Tommasi abbia conseguito il premio nei concorsi a premi d’ industria degli an-
ni 1840 e 1844.