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del tutto abbandonate coli’ andare dei tempi per mancanza di
ricerca, e che ora riprendono lena e vigore per le commissioni
che pervengono, per cui i lavori vanno estendendosi sopra larga
scala.
Per tutto ciö adunque e da tener conto, che se il commercio
antico stante la novitä, 1’ altissimo prezzo, e dei guadagni gran-
dissimi di queste manifatture, contribui all’ opulenza della Repub-
blica, di cui ne fanno luminosa prova 1’ erezione di tanti raonu-
menti sontuosi di cui e ricca questa nostra Venezia, che oggidi
formano 1’ ammirazione di tutti, non sarä certamente per man-
care anche presentemente, comunque i prezzi sieno ridotti ad in-
fime proporzioni, giacche presenta tuttavia copiosa risorsa di lu-
cro una occupazione di braccia considerevole ad onta dell’ ajuto
delle macchine, ed ingegnosissimi congegni introdotti nei vari
riparti del complicato lavoro.
E 1’ unica industria che ancora si mantenga in vantaggiosa ri-
putazione all’ estero, perche tino adesso sostenuta da circostanze
favorevoli che contrihuirono assai al suo regolare andamento, se
nel 1762 si trovarono in Venezia n. 112 mestieri e 33931 operai,
4000 dei quali impiegati nelle officine di vetro in Murano (1) se
la statistica del 1773 piu volte citata fa conoscere che vi fossero
mezzadi n. 57, hotteghe 14 e 1400 operai (2); e se ai giorni no-
stri le statistiche danno dalle 25 alle 51 officine, ed operai dai 1830
ai 2846 con un lavoro ordinario.
Ed essendo dimostrato come si possa dedurre oggetto di grande
risorsa in ogni tempo per Venezia e Murano 1’ industria dei vetri,
che anche adesso presenta importanza considerevole sotto ogni
rapporto, sia per le relazihni commerciali che mantiene colle ra-
gioni lontane dove vengono destinate le conterie, sia pel movimento
dei capitali, e da ritenere che lo svolgimento rapido di avvenimenti
favorevolissimi al traffico generale possa condurre anche per ciö
(4) Tentori, tom. 3, pag. 241.
(2) £ a ritenersi non sieno state calcolate le donne occupate nell’ infilatura.