prescrive la concentrazione delle fornaci da vetri in Murano,
isoletta a ciö opportunissima, non solo per le antiche tradizioni
del suo popolo dedicato quasi esclusivamente alla Vetraria, ma
per motivi di sanitä. Tuttavia pochi mesi dopo si concedeva quel
lavoro, purche la fornace (fornellus) fosse distante dall’ abitato
per cinque passi all’ ingiro (M. C. 1292, 10 agosto). E nel 1296
(25 novembre) si concedeva ad alcuni Muranesi di lavorare in
qualunque tempo i vetrami necessari per le osterie.
Appena costituita e disciplinata 1’ industria, cominciavano le
emigrazioni dei vetrai e 1’ esportazione delle materie da loro usa-
te. Non e chiaro il motivo di questo abbandono della patria per
andar in cerca di lucri maggiori, se 1’ arte era ancora nell’ in-
fanzia, ne contava certo abbondanza di produttori. Pure il Mag-
gior Consiglio, per le querele del gastaldo e di alcuni rappre-
sentanti 1’ arte dei fioleri, decretava (1295, 8 gennaio m. v.), che
venisse proibita 1’ estrazione da Venezia, senza licenza, di materie
usate nella Vetraria, ed accresceva 1’ ammenda, cui erano obbli-
gati i vetrai recatisi in Statt Esteri, se volevano ripatriare. La
supplica dice ch’ erano giä piantate fornaci a Treviso, Vicenza,
Padova, Mantova, Ferrara, Buvenna e Bologna, « et homines di-
ctae artis desertanlur et extrinseci alevantur. »
III.
Secolo XIV. — Vetri a colori trasparenü. — La confezipne degli smalti. —
I primi tentativi degli specchi. — Origine dell’arte delle eonterie — Marie-
gola dei cristalleri. — I cristalleri e i loro prodotti.
Importanti ricordi ci pervennero dal sec. XIV: la composizio-
nc dei vetri colorati trasparenti, degli smalti; i primi tentativi
degli specchi; 1’ origine dell’ arte delle eonterie.
Un Giovanni fioler, di Murano, ci si presenta primo compo-
sitore dei vetri colorati. Il Maggior Consiglio gli concede (1317,