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Considerando di quanto ornamento et beneficio sia a questa cittä nostra
1’ arte cosi nobile di Verieri da Murano... — non si vendano cristal-
Jini in Venezia tranne che nella sensa.
Gap. 115. 1510, 17 febbraio. Si convoca il capitolo dell’ arte nella camera di
udienza del podestä di Murano Giacomo Surian, nel quäle intervengono:
Alvise Biondo Gastaldo, Andrea Angeli a Gallo, Nicolö Baroerius, An-
gelo Baroverio, Vittor Biondo, Giov. Ballarin, Giov. a Corona, Gaspare
a Capello, Alvise di Biagio dall’ Aquila, Nicolö di Biagio dall’ Aquila,
Ruggero Gapogrosso, Bernardino Dracano o Licinio.
» 116 e 117.1512, 14 settembre. Si metta fuoco alla metä di ottohre e si tolga
1’ ultimo luglio. — (Gastaldo Nicolö Baroverio, — Antonio a Stella,
Vittore Biondo, Giov. a Corona, Alvise Biondo, Nicolö Moro, Domenico
Ganer, Baldassare a Capello, Nicolö a Sole, Alvise Dragono o Licinio,
Andrea Grassetto, Giov. Rosso, Giov. di Alvise dall’ Aquila).
» 120. 1514, 19 ottobre. Non si vendano rotlami, colizi, fritta, veri da pe-
star, e sale di cristalli, ed altre cose, che ai padroni.
(Erano rubati dai stizzadori e putti). V. anche 136,137, 138.
» 125. si cominci a lavorare al 1 settembre e si, cavi t'uoco all’ ultimo di
giugno.
» 134. non si lavori vetro cristallino fuori di Murano.
» 139. si tolga il fuoco alla fine di luglio e si cominci alla metä di ottobre.
» 150. si eleggano dall’ Arte due inquisitori, che girino per Murano e per
lo Stato per riconoscere se le leggi sono osservate.
» 153. i padroni pagavano lire 10, i maestri 3, i garzoni soldi 12, per la
licenza di lavorare.
» 135 (159) 1547, 27 ottobre G. X. Ai Capi del C. X. spetta soltanto V in-
quisizione di portar fuori di Murano V arte.
» 137 (160), in nessuna fornace si possa piü far vessighe de rui e de lavori
schietti, ne tuor su caselle — « et questo perche il vero non si puol
ben purificar, per il cavare di tanta quantitä de vero alla volta. »
« Solamente far si possino yroppi et pie de redesell.o et retortoli.... »
pag. 59. 1549, 26 settembre. — Per mandato del podestä, e per ordine del
Consiglio dei X furono banditi i nomi di 25 vetrai che erano fuori di Ve
nezia a lavorare.
Cap. 138. 1555, 17 settembre G. X. £ concesso ai vetrai di venir a vender
vetri a Venezia nel tempo in cui non hanno fuoco nelle fornaci.
» 142. 1587, 25 Agosto Capi C. X. Decrctano che le fornaci di Treviso, Pa-
dova e Vicenza, fabbricate contro le leggi, siano distrutte.