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1525. L’ arte dei cristalleri che lavoravano in origine (1280) il
cristallo di montagna, incomincia a chiamarsi dei paternostri
di vetro. Matricola dei cristalleri cit.
1528. Si vuole che Andrea Viador o Vidor trovasse 1’ arte di far
le perle alla lucerna, e che ottenesse in quest’ anno una ma
tricola separata. Molti dei nostri scrittori affermano tali no-
tizie, ma senza perö documentarle. Newmann-Rizzi, Aglietti,
Rossi ed altri.
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1530. Intorno a quest’ epoca e da ritenere träte Leandro Alberti
visitasse le muranesi officine. Paria dei vasi di vetro supe-
riori a quelli di tutto il mondo, che si facevano ogni di piü
eleganti ed ornati. La fama dell’ isola di Murano e de’ suoi
artefici riempiva 1’ Europa, la quäle ricercava con ansia i
manufatti di Murano ; aggiunge di aver veduto nei 24 negozi
aperti colä cose maravigliose fatte col vetro, fra le quali una
misurata galea con tutt’ i suoi fornimenti, lunga un braccio,
ed un piccolo organo che dava deliziosi suoni. Descrizione
di tutta Italia di Leandro Alberti; Venezia, Pietro dei
Nicolini da Sabbio 1551.
» Intorno alla medesima epoca Giorgio Agricola visita le nostre
officine, di cui descrive i meravigliosi prodotti ammirati in
Murano ed alla Fiera dell’Ascensione in Venezia. Georgii
Agricola De Re metallica; Basileae 1646.
1545. Si lavorano nelle officine muranesi i vetri soffiati di rede-
sello e retortoli (a reticella e ritorti). Francesco Bortoluzzi
all’ insegna della nave teneva fabbrica ove faceva questi sof
fiati ; e i suoi vasi di redesino si vendevano a lire 21 e
soldi 10 al pajo. Matricola dei fioleri, cod. cit.-, Lib. mss. dal
i545 al i550, presso il Museo di Murano.