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di fabbricare con un fornello, che serve pel lavoro dei per-
leri, il solo rubino. Matricola dei fioleri cit., p. 411.
1719. Continua assai prospera la fabbricazione degli specchi; Paolo e
Giuseppe dalla Ruoda o Rioda hanno le lodi dei Consiglio
dei X per tale fabbricazione. Matricola dei fioleH, cod. cit.
1730. Continua la fabbricazione dei grandi specchi. Giovanni
Rattista Rossetto in questa fabbricazione non e a nessuno
secondo ; muore e lascia due figli, sostegno ed ornamento
dell’ industria da lui coltivata. Degli specchi di Venezia, op. cit.
1736. L’ arte dei vetri a soffio era in decadenza; Giuseppe Briati
imita la lucentezza dei cristalli boemi e la fa risorgere e
s’ immortala. Lampade e candelabri, vetri meravigliosi a fili-
grana, specchi incisi alla rotella con rabeschi, fregi e figure,
desserts rappresentanti i fatti piü sorprendenti della mitolpgia
e della storia, e poi fiori, foglie, frutti, piante, animali, statue,
colonne, sedie, armadi, cornici ed altri ingegnosissimi lavori,
che ormai sono divenuti, scrive un contemporaneo, la delizia
di tutte le colte nazioni, uscirono dalle fornaci dei Briati.
Ottenne dal Consiglio dei X di lavorare egli solo il cristallo
di sua invenzione. Cicogna, Iscrizioni veneziane; Fanello,
mss. presso il Museo di Murano ; Dell’ origine di alcune arti
principali presso i Veneziani, Zanetti Girolamo; Venezia,
Santini 1841; Moschini ; Guida di Murano ed altri.
1738. I fratelli Giovanni Andrea e Pietro Bertolini introducono
nuovi lavori di canna di smalti con oro e senza oro, tanto
opaca che trasparente, ed ottengono dal Consiglio dei X un
privilegio di 10 anni. Consiglio dei X, Com. 178, pag. 227.
1739. 11 Consiglio dei X con decreto 4 marzo 1739 concedette
a Giuseppe Briati, combattuto ed invidiato dai propri concit-
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