1830. Intorno a quest’epoca crebbero le ricerche delle conterie.
Le fornaci della materia prima ( canna ) si ampliarono, sem-
plificando i metodi del lavoro, economizzandosi il tempo, e
il combustibile rispetto alla partita tecnica. Tanto le officine
della materia prima, come quelle di riduzione (margaritaio)
incominciarono a dare un prodotto considerevolissimo. Gui-
da di Murano, Zanetti.
1837. Carlo Olivi fila a Venezia il vetro, e presenta all’ Istituto
veneto alcuni saggi di tessuto a doppio diritto e a doppi
colori, e di un effetto bellissimo, e viene premiato con me-
daglia d’ argento. B. Cecchetti, Della filatura e tessitura
del vetro, op. cit.
1838. Si riproducono i vetri soffiati, filigranati e merlati, e le
cannelle a mille fiori. Domenico Bussolin fabbricatore di
Murano ottiene dall’ Istituto veneto la medaglia d’argento per
questa bella riproduzione. I suoi nuovi manufatti vengono
accettati con plauso dalle corti di Torino, di Francia e di
Pietroburgo. Les celebres verrieres de Venise e de Muran,
par Dominique Bussolin ; Venise, Münster 1847.
1838. Giovanni Giacomuzzi ed Angelo riproducono gli smalti d’oro
ed argento per musaici, le porpore ed altre tinte. Ottengono
dall’ Istituto veneto la medaglia d’ oro, come in progresso
ottengono altri distinti premi per il lavoro di musaici mo-
biliari a tarsie di smalti e collane, perle alla lucerna, e imi-
tazione col vetro di pietre e marmi naturali. Atli delle solenni
distribuzioni dei premi dell’ Istituto veneto 1838-43-46-52.
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1840. Si fabbricano gli smalti d’ oro e d’ argento per musaici. I
Muranesi Radi Lorenzo e Francesco Torcellan ottengono dal-
F Istituto veneto la medaglia d’ oro. 11 lavoro di tali vetri,
come pure di tutte le altre tinte in grandi misure fatte dal