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genere di contaria di pari grossezza, ma in diverso modo e con
piü facilitä, e riesce meno perfetta e di mino're spesa e costo, e
vien detta contaria da Lisbona, o sia di mezza libbra; e questa,
oltre ahri 400 e piü generi di contaria piü minuta, cannette et
altro che non possono esser lavorati da quelli da spiedo, li quali
si restringono a pochissimi capi . . . . »
Insorgevano lagni da parte dei margariteri per mancanza della
canna (1). II magistrato incaricava il Gastaldo di provvedervi.
Questi, convocato il Capitolo dei padroni delle fornaci, conside-
rava che in una fornace da margariteri non potevansi ridurre
piü di 400 libbre di canna per giorno, cioe « in tutte le 22 for-
naci che esistono, la somma di libbre 44,000 per settimana, com-
putando la settimana di 5 giorni. Le fornaci che invece esistono
adesso fanno circa 60,000 libbre di canna per settimana, sieche
dibattendo il consumo dei margariteri, dal ricavato della canna
di Murano, risulta che non solo V arte dei margariteri ha il suo
bisogno, ma che sopravanzano libbre 16,000 per settimana. Ven-
tidue sono le fornaci dei margariteri, e 26 sono i vasi delle for
naci da canna in Murano ; dunque ve ne sono quattro di piü dei
bisogno. »
Nel 1767 il segretario residente alla corte di Londra, Vignola,
scriveva al Senato Veneto circa 1’ attivazione di un commercio
diretto di conterie colF Inghilterra. Il Senato incaricava 1’ Inquisi-
torato alle arti di fornire il suo parere in proposito, e con decreto
dei 23 dicembre di quell’ anno (Rettori, fdza 319) approvava la
scrittura di quella Commissione, cioe che non si avventurassero
spese di esito dubbio; la incaricava di eccitare i fabbricatori a
facilitare e migliorarne quella manifattura, affinche possano « an-
che le proposte granate di vetro far confronto con quelle di Boe-
mia per la brillantadura. »
Le considerazioni che toglievano al Senato le speranze nutrite
(1) Censori : 1781, 20 febb. m. v. (ilza Diversorum, 1.“ agosto 1780 a 27
maggio 1796.
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