VETßl SOFFIATI
PROEMIO.
I miracoli cF arte che nell’ epoca del rinascimento le muranesi
officine hanno operato col vetro non trovano riscontri negli annali
della vetraria. Si passino pure in rassegna tutt’ i vari e preziosi
avanzi dei vetri egiziani, fenici, greci, etruschi, romani, bizantini,
teutonici, che risparmiati dall’ ala del tempo giunsero fmo a noi,
si vedrä assai poco che imiti i vetri muranesi, i quali hanno un
carattere speciale, un’ originalitä tutta propria. Anzi e per essi che
la storia dell’ umano progresso ha segnato nelle sue pagine un’ arte
nuova. Infatti, favellando dei vetri classici di Murano, e il soffio
dell’ uomo non il getto che crea, e 1’ inspirazione estetica non la
forza di pressione che impartisce la forma, e Y occliio intelligente,
la mano perita dell’ artefice, non il meccanismo della rotina che
perfeziona: laonde il vetro, questa fragile ed affascinante materia
sotto il magistero dell’ artefice muranese si plasma, si anima, vive,
si tramuta in tutte le forme piii leggiadre e gentili, che ricevono
nuovo splendore, nuovo fascino dalla leggierezza e dalle tinte piü
svariate. Ed e tutto questo che nelle veneziane lagune costituiva
un’ arte nuova, 1’ arte dei vetri soffiati, i quali ben presto salivano
in alta fama e suscitavano lo stupore in tutte le nazioni piü colte
ed incivilitc. Aveano ragione quindi gli artefici di Murano nell’ etä