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XIV.
Le cose migliorano, ma il Salviati bisognoso di capitali, li trova in seno alla
nazione inglese. — II sig. Layard appoggia il Salviati. — Si costituisce una So-
eietä anonima. — I capitalisti inglesi e il sig. Guglielmo Drake. — La nuova
officina. — L’ arte lorna ben presto al suo glorioso passato. — I suoi prodotti
alla grande esposizione di Parigi nel 1867. — Onori e premi al Salviati ed ai
suoi artisti. — L’ imperatrice Eugenia, la principessa Clotilde e S. A. il prin
cipe Umberto, — La stampa inglese e francese. — Berlino e il suo Museo.
Il Salviati, conosciutissimo a Londra per i musaici, si faceva
conoscere in quella capitale anche per i soffiati della sua nuova
officina, in modo tale che i piü reputati periodici inglesi gli aveano
altamente encomiati. Ma al Salviati abbisognavano dei forti capi
tali, dacche alle due grandi industrie, una giä sviluppata e 1’ al-
tra piantata appena, aveva omai sacrificato tutto quello di cui
avea potuto disporre. Il Salviati quindi, per non lasciar perire ciö
che era stato edificato con tanti sforzi, trovö valido ajuto nei ca-
pitalisti d’ Inghilterra ch’ erano innamorati dei risorti vetri di Mu-
rano, di cui avevano vedute le prime splendide prove. Chi poi
giovö presso i propri connazionali la bella industria artistica fu
1’ illustre scienziato e statista, in Italia conosciutissimo, presente-
mente plenipotenziario di S. M. Britannica alla corte di Madrid,
il sig. Layard. Il Layard trovö a Londra i capitalisti che sosten-
nero il Salviati e gettarono le basi di una societä che non tardö ad
essere formata. La quäle non v’ ha dubhio fu 1’ ancora di salvezza
dei risorto ramo dei nostri vetri a soffio, dappoiche un uomo, per
quanto sia fornito di genio e di operositä, se nell’ impianto. di una
vasta impresa artistica industriale come quella di cui parlo si trova
mancante di forti ajuti pecuniari, certo non giungerä ad ottenere
alcun risultato. E i mezzi pecuniari tanto piü giovano quanto piü
sono colti, intelligenti ed animati piü che dal sentimento dei puro
e sordido interesse, dall’ affelto per 1’ arte quei generosi, che li of-