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tempi, si poträ asserire francamente che anco il ramo dei lam-
padari nelF officina della compagnia Salviati ha fatto un progresso
reale che non era stato fino allora ottenuto. Altrettanto si dee
affermare riguardo ai candelahri per credenza e per tavola ; anzi
in questo genere di prodotto 1’ officina Salviati operö una vera
rivoluzione, dacche i suoi candelahri sono veramente artistici e
sembrano fusi quasi getti di metallo. In passato si lavoravano
col sistema di vestimento, vale a dire non si facea che coprire
un’ ossatura in ferro con altrettanti pezzi di vetro sovrapposti
1’ un 1’ altro, che davano una forma barocca, pesante e poco so-
lida. L’ officina Salviati invece giunse a darci dei candelahri co-
lossali, formati di due parti misuranti un metro di altezza, armo-
nici e d’ una solidita a tutta prova. Essi nella prima parte, la piü
bella ed ardita, ch’ e il fusto col piede, o il candelliere propriamente
detto, presentano gruppi con ornamenti magnifici portanti cigni,
o doffini, e ghirlande di fiori, e ripetute modanature di raro pre-
gio, mentre la parte superiore si compone di un elegante bacino
da cui escono i bracciali, le foglie, i fiori, e finisce con un pezzo
artistico di forma piramidale assai bello. Questi candelahri si va-
riano poi molto per disegno e per grandezza.
Finalmente non e a tacersi, che un grande impulso fu dato
pure dalla Societä Salviati agli specchi lavorati all’ antica foggia
veneziana con cornici decorate di fiori e di foglie di vetro, si
bianchi che a colori, con incisioni alla rotella, produzione di cui
la Societä stessa fa un grande spaccio in Italia e negli esteri
paesi.