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Volltext: Relazioni dei giurati italiani sulla Esposizione Universale di Vienna del 1873: Fascicolo 9, Gruppo XXII. - Musei industriali. [Gruppo] XXIII. - Arti dei culti

üRUPPO XXII. 
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Siccoine insieme all’ esposizione di disegno doveva stabilirsi una biblioteca 
industriale ed una mostrn di campioni, cosi la classilicazione tecnologica adot- 
(nta per questa riusciva tanto piü opporluna. 
La collezione di disegni formante il secondo gruppo del Museo industriale 
Bavarese comprende principaliuente quegli oggetti che non si possono avere in 
originale od in raodello di gesso; particolarmente poi rornamentazione a co- 
lori. 11 sisteraa adottato per questa collezione e il seguente. 
Tutte le ligure sono conservate in fogli distinti, i quali sono ordinati se 
condo la materia e la loro lavorazione; secondo gli oggetti; corae pure secondo 
i paesi cd i tempi. Esse sono tolle dalle opere le piü svariate, talche non solo 
queste sono ridotte a fogli separati, ma questi ancora sono tagliati in piü pezzi 
a seconda del loro contenuto. Per le opere che sono stampate da tutte e due 
le facciate sono perciö necessarj due esemplari onde avere tutte le figure. 
Le ligure sono Ordinate in dodici gruppi (i) i quali si suddividono secondo 
gli oggetti in gruppi minori, nei quali si distinguono ancora i modi speciali 
di fabbricazione, le epoche, i paesi, Io Stile. 
Le distinzioni di Stile usate sono le seguenti: Orientale, Antico, Medioevale, 
Rinascimento e Moderno; le ulteriori divisioni sono fatte, o colla norina del- 
T epoca, o con quella del paese secondoche le dilferenze coli’ una o 1’ altra di 
queste due norme si presentano piü nette; senza escludere nei singoli casi le 
due classificazioni. 
Questa classificazione ha specialmente lo scopo di dare al visitatore, oltre 
alle nozioni tecniche, anche nozioni scientifiche e storiche. 
Sopra ciascuna ligura e scritto il nome dell’ oggetto e la materia se e ne- 
cessario. 
Il Museo non ha ancora preso grande estensione, essendo tutto contenuto in 
una sola sala in cui sono cinque scaflali che contengono le cartelle di disegni. 
L’accesso e l’uso delle collezioni di disegni e libero a chiunque, si d’e- 
state che d’inverno. 
Il Museo industriale bavarese possiede da quasi un anno due laboratorii 
per copie, un laboratorio galvanoplastieo ed un laboratorio per modelli in 
gesso. Installati essi in locali provvisorii non poterono dare linora ne grandi 
ne numerosi prodotti. 
All’Esposizione di Vienna, sebbene in piccolo numero, figuravano perö ri- 
produzioni rimarchevolissime. 
Era inollre esposto uno degli scalTali colle cartelle di disegni che sono 
nei Museo. 
A queslo Museo fu aggiudicata dal Giuri la medaglia del merito. 
(1) Oucsli dodici gruppi sono i seguenti: 1.” Lavori tessuli (stoße). 2.” Imilazione di lavori tes- 
sili (fcltri, tappeti). 3." Lavori di cartoieria, di cartonaggie di euoi. 4." Stampe ed arli graßche. 5." 
Pittura decoraliva. 6." Piccoli lavori di corno, avorio, pietre, ecc.7." Vetri c cristalli. 8,°Ceramiche. 
9.” Lavori ui pietra c loro imilazioni (mosaici, pietre tagliate per costruzioni, ornamenti architet- 
tonici, sculture). 10." Lavori in nielaUi, tt." Lavori in legno. 12." Costumi di diverse epoche e paesi.
	            		
SIL’SEI INDUSTRIALI. 41 C. — PRU^SIA. Museo Industriale di Berlino. Giä si disse die, sebbene piü tardi, pure si dichiarö in Prussia con non minore eßicacia che negli altri paesi il movimento verso l’istruzione arlisliea industriale. L’esempio dell’influenza esercitata nella vicina Austria dal Museo Indu striale di Vienna sui progressi dell’industria, fece avvertire anche a Berlino la necessilä di un Museo Industriale cui fosse coordinata una diffusa istru- zione professionale. Corae quello di Londra, il Museo Industriale di Berlino fu promosso da privati ed ottenne il concorso dello Stato. Questa isticuzione per lo scopo che ha e per il modo con cui venne organizzata, mira essenzial- mente a promuovere l’industria artistica ed ha per fine ultimo, dice il signor Schwabe (*) di liberare la Germania del Nord dal gusto francese. Il concorso dello Stato e dei privati fu felice ß) ed i risultati sin qui ottenuti, al dire deilo stesso signor Schwabe, sono dei piü consolanti. Molte scuole d’arte e mestieri furono allo stesso intento istitniLe in diverse cittä, coordinate col Museo come ligliali di esso. La Prussia diede l’indirizzo a tali scuole ed esse sono ora giä diffuse nelle principali cittä della Germania. Le scuole di disegno professionale sono specialmente destinate per 1’ educazioue degli operai cd ap- prendisti nelle officine di lavori a mano e nelle fabbriche industriali. L’inse- gnamento che in esse e dato varia secondo la qualitä della professione. Queste scuole escludono assolutamente il concetto di educare artisti, ma si bene abili operai da mano, disegnatori e modellatori per le diverse industrie. Le colle- zioni del Museo sono composte in parte di oggelti acquistati coi suoi fondi ed in parte dai ricehi e numerosi doni delle Loro Maestä e d.i Membri della I. Famiglia, non che da altre Autorilä dello Stato e da illuslri Soci del Museo. Nell’intento suindicato esse comprendono tappeti, Stoffe, ricami, pizzi, mer- letti, ceramiche, vetri, mosaici, oreficerie, gioiellerie, lavori artistici in metallo ed in legno, mobili, modelli, getti e va dicendo. Le collezioni sono completate da una Biblioteca nella quäle, oltre a libri, periodici ed atlanti, si contengono campionari di Stoffe moderne scelte per bellezza di lavorazione, squisitezza di gusto e specialitä. Questi campionarii sono legati annualmentc in volumi di- stinti per Stoffe e per modi di fabbricazione. (1) 1). Schwabe a) L’organizzazione delle scuole d’arli e mestieri in connessione col Museo in dustriale tedesco di Berlino. Die Organisation von Kunst-gewerbe-schulen in Verbindung mit den deutschen Gewerbe-Museum in Berlin. Berlin 1888. — 6) Canati artistico-industriali in Germania in connessione col Museo Industriale tedesco in Berlino, Kunst industrielle Bestrebungen in Deut schland in Verbindung mit dem deutschen Geiverbe Museum in Berlin, Halle, 1871. (2) 1 fondi del Museo sono costituiti da tasse di buon ingresso dei Membri della Societä costi- tuitasi per la sua fondazione e da pagamenti di canoni annuali per parte di essi, da contribu- zioni di Societä operaie ed industriali, dal concorso dello Stato e di Municipii, e da introiti per tasse pagate dai visitalori die non siano membri od allicvi inscritti. Fra le contribuzioni rag- guardevoli annoverasi quella della cittä di Berlino per 100,000 talleri. Espnsiiione Univers., 1873. — Gruppo XXII. 4
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