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Colle iletto disposizioni il perforatore puö prendere qnalunque direzione
ed inclinazione. Simile aflusto potrebbe servire nelle trincee e cave; per tra -
fori di gallerie sotterranee, invece il sig. Dell’ Acqua ne avrebbe ideato un
altro sul quäle possono esser montati e manovrare da sei ad otto perfora-
trici, formanti cosi una batteria completa d’avanzata.
La perforatrice Dell’Acqua non venne ancora sottoposta al cimento della
pratica; neanche all’Esposizione essendo stata messa in azione, non si pote
giudieare del suo modo di comportarsi nel lavoro. Risulta da una nota del
sig. Dell’Aequa, ehe il suo apparecchio batte regolarmente 45 müa colpi al-
l’ora, con un consumo di circa 30 chilogrammi di vapore e con una velo-
cita d’arrivo del fioretto sulla roccia di circa 8 m. per 4“.
Partendo da tali dati se ne inferisce che la tensione del vapore o dell’a-
ria compressa che deve agire sullo stantuffo e di circa 4 V 2 atmosfere asso-
lute, essendo il numero dei colpi per minuto di 250 ed il consumo d’aria o
di vapore a 4 atmosfere di circa 600 litri.
Paragonando questi numeri coi corrispondenti delle perföratrici preee-
dentemente esaminate si potrebbe calcolare la forza motrice rispettivamente
occorrente per produrre in tutte un eguale numero di colpi e la relativa
velocitä della percussione; ma tale Studio sarebbe praticamentc poco conclu-
dente essendo per questo genere di macchine sopratutto importante che le
medesime siano proporzionate in modo che 1’ energia della percussione non
oltrepassi certi limiti, i quali devono essere determinati sperimentalmente, e
che il numero dei colpi sia il massimo possibile.
In attesa che l’esperienza faccia meglio eonoscere i pregi e i difetti di
questa perforatrice, ci limiteremo a far notare la semplicitä del suo inge -
gnoso meccanismo fondato su disposizioni alfatto nuove. Il congegno pel mo-
vimento della vajvola di distribuzione e sopi’atutto commendevole, ed ove
l’esperienza non dimostri un usura troppo rapida nel canaletto di guida della
baionetta, tale disposizione poträ ritenersi come una delle migliori finora
immaginate.
Anche la combinazione dei movimenti di rotazione e di progressione dello
scalpello e ingegnosa e relativamente semplice; se non che essendo tali mo-
vimenti collegati l’uno coli’altro in modo che non puö aver luogo la rota
zione se non avviene la penetrazione dello scalpello, succederä che quella sarä
molto irregolare e non quäle si conviene in tal genere di lavoro. Infatti
supponendo il fondo del foro perpendicolare al suo asse, se lo scalpello batte
un colpo, in quello successivo prenderä uno spostamento rotatorio mag-
giore o minore in ragione della penetrazione avvenuta; ma la penetrazione
del secondo colpo sotto il fondo primitivo del foro sarä generalmente eguale
a quella del precedente; quindi al secondo colpo non succederä piü alcun
movimento rotatorio, ed il terzo colpo si batterä esattamente nella stessa po-
sizione del secondo. Continuando questo ragionamento e facile vedere che il
4.°, il 5.° ed il G.° colpo dovranno battersi senza che fra l’uno e l’altro ay-
venga rotazione e che in generale questa, lungi dal prodursi ad ogni colpo,
il che sarebbe conveniente per un lavoro regolare, avrä luogo inegualmente
e si creeranno pressioni laterali contro il tagliente dello scalpello con grave
pregiudizio del buon etfetto della macchina.