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Volltext: Relazioni dei giurati italiani sulla Esposizione Universale di Vienna del 1873: Fascicolo 8, Gruppo I: Industria mineraria in Italia. - Industria del ferro In Italia. - Montanistica e fucine

IKDC8TRIA DEL FERRO. 101 
L’ossigeno degli acidi sta all’ossigeno delle basi :: 1,62: 1. Si vede che 
la mancanza di zolfo nel minerale esime dall’adoperare una grande propor- 
zione di fondente calcare. 
Metodo Siemens per la fabbricazioue diretta de! ferro e 
dciracciajo dal minerale. — Se -volgiamo la nostra attenzione ai metodi 
antichi, di cui il catalano e il tipo, vedremo che la fabbricazione del ferro si 
faeeva piu semplicemente dai nostri avi che non oggidi; il minerale ricco me- 
scolato con carbone in una fossa rivestita di terra refrattaria vi si fondeva 
sotto l’azione di mantici piu o meno potenti. Lo sciupio del carbone che bru- 
ciavasi all’aperto in contatto col minerale e lo sciupio del minerale stesso, di 
cui buona parte passava nelle scorie, fecero abbandonare quei metodi, dei 
quali si spensero pochi anni sono le ultime tracee nel Napoletano dove hanno 
persistito fino al 1885 circa. Ma i tentativi per ridurre economicamente ap- 
plicabili i sistemi vecchi occuparono in questi Ultimi tempi vari distinti me- 
tallurgisti. Citeremo il Chenot, che eresse considerevoli stabilimenti per l’ap- 
plicazione del suo sistema, il quäle falli economicamente. 
Il Siemens, cui la mineralurgia deve la scoperta del sistema da lui chia- 
mato di rigenerazione del calore, si affatica da parecchi anni nel risolvere 
1 importante problema di far ferro od acciajo senza passare pel prodotto in- 
termedio, ch e la ghisa. Egli presentö all’ Esposizione i saggi dei suoi pro- 
dotti non che i modelli e disegni del forno in cui opera. 
Il forno Siemens di che trattasi consta di una stufa circolare rivestita 
esternamente di ferro ed internamente di una miscela composta di 3 per 
cento di argilla, 6 per cento di grafite e 91 per cento di bauxite. La bauxite 
sopra cento parti contiene 53, 62 di allumina, 42, 26 di ossido di ferro e 4,12 
di silice. 
La stufa circolare e sostenuta da quattro rulli, ed e mobile intorno al 
proprio asse. Essa poggia lateralmente contro un forno col quäle e in comu- 
nicazione per mezzo di una apertura, eollegata ai quattro rigeneratori caratte- 
ristici del noto sistema Siemens. 
Si carica il minerale nella stufa girevole mescolandolo con calce od altra 
sostanza capace di produrre scorie basiche. La carica consta di 1 tonneüata 
di minerale in pezzi minuti: si scalda e nello stesso tempo si fa girare lenta- 
mente la stufa. Dopo 40 minuti, quando la carica e ad alta temperatura, vi 
si aggiungono da 250 a 300 chilogrammi di carbone, pure in pezzi minuti, per 
ridurre il perossido di ferro allo stato di protossido, il quäle fonde e si ri- 
duce allo stato di ferro metallico, mentre va di mano in mano formandosi 
una scoria liquida che si separa dal metallo. 
In due ore di lavorazione si producono 500 chilogrammi di ferro in mas- 
sello. 
Per produrre acciajo si aggiunge maggior quantitä di carbone e si ca 
rica nella stufa da 10 a 15 per cento di ghisa speculare. 
Il consumo di carbon fossile per tonnellata di massello varierebbe se- 
condo 1’ inventore fra 1,250 e 2,000 chilogrammi. Non e perö indicat.o ne il 
calo del minerale, ne se sia compreso nel consumo di combustibile il carbone 
inlrodotto nella stufa per ridurre l’ossido di ferro.
	        
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