ESPOSIZIOiNE CAVALLINA. 07
E urgente che a tale uopo il Governo sovvengä suflieientemente le poche
societä di corse esistenti e promuova 1’apertura di nuovi ippodromi, desti-
nando eque somme da distribuirsi in premj da assegnarsi ai vincitori nelle
corse di resistenza, alla carriera, con ostacoli ed in corse al solo trotto. Anzi,
a parer mio, il Governo dovrebbe fornire con fondi dello Stato il primo
premio di ognuna di quelle corse che possono iraprimere un impulso diretto
al miglioramento della specie (essendo ben provato che i grossi premj sono
quelli che attirano il maggior numero di concorrenti), lasciando che le So
cietä, i Municipi e le Provincie prowedano agli altri premi. Sono convinto
che, cosi operando, in pochi anni noi vedremo moltiplicarsi gli ippodromi
ed il numero dei buoni cavalli.
Comparando le Esposizioni ippiche da me vedute aH’interno ed all’estero
ho avuto modo di fare molte riflessioni, ma non e qui il luogo di esporre
tutte le modificazioni che sarebbe opportuno di fare ai programmi che ser-
virono alle Esposizioni governative, provinciali o comunali italiane degli anni
passati, per rendere maggiormente proficue quelle che potessero in appresso
eseguirsi in ltalia sotto gli auspici del Governo.
Oltre l’adozione di questo sistema d’incoraggiamenti indirelti e indispen-
sabile di aumentare sensibilmcnte gli incoraggiamenti direlti. Il numero dei
Depositi di cavalli stalloni erariali dovrebbe essere accresciuto, mantenendo
il principio che non si tollerino in essi che stalloni di puro e mezzo sangue
inglese od arabo. Io credo non poter essere tacciato di soverchia esigenza se
chiederö che gli stalloni governativi siano portati nel piii breve tempo pos-
sibile al numero di mille.
Per la produzione del cavallo comune da peso o di agricoltura e per to-
gliere dalla circolazione tutti gli stalloni girovaghi difettosi, crederei utilis
simo il sistema, che, come sopra accennai, si pratica in Austria per questo
tipo, il quäle un giorno poträ anche da noi sostituire il buc nei lavori agri-
coli e ci offrirä un copioso mercato ovc provvedere di cavalli l’artiglieria ed
il carreggio pesante del nostro esercito. Per questa spccie d’incoraggiamento
occorrerebbe acquistare riproduttori comuni di tipi pesanti. La Franeia, il
Belgio, 1’Austria ce ne possono somministrare un buon numero a prezzi con-
venienti.
Gli stalloni sarebbero affidati ad alcuni degli allevatori che ne facessero ri-
chiesta, purche questi fossero dotati di sufficienti guarentigie morali, abitanti
in idonee Iocalitä. ma imponendo loro il maximum della tassa che potrebbero
esigere, con facoltä perö di servirsene nei lavori agricoli e nel trasporto dei
prodolti dei fondi sui quali vivono. Ne ciö basta ; perclie allo scopo di assi-
curare la buona custodia c la cura di questo capitale dello Stato, riterrei
opportuno che, seguendo in minori proporzioni 1’ esempio deH’Austria, fosse
accordato un sussidio di mantenimento ragguagliato a 50 Iire per ogni ri-
produttore. Il consegnatario che adempisse lodevolmente i proprj obblighi,
riceverebbe il secondo anno un aumento di altre 50 lire e di lire 20 per
ciascheduno degli anni successivi.
Sbandirei inoltre le fiscalitä che in casi analoghi giä fecero si trista prova,
e vorrei, che unieamente al Direttore del Deposito da cui ricevettero i cavalli, si