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Volltext: Relazioni dei giurati italiani sulla Esposizione Universale di Vienna del 1873: Fascicolo 3, Gruppo V. Sez. D - Seta e tessuti di seta

SETA E TESSUTI DI SETA. 43 
colto dei bozzoli: sono quindi sparse in un gran numero di piccoli edifizj e 
condotte con sistemi elementari, con macchine antiquate, dando un lavoro in- 
termittente e prodotti mediocri. — Con silfatto sistema di trattura non e 
possibile ottenere quella perfezione ed economia, che deriva dal poter disporre 
di molta merce, dal poterla ripartire secondo le diverse qualitä di bozzoli, 
dal poter adoperare le macchine; cose tutte ehe riehieggono vastitä di opiftcj 
e larghezza di capitali. Lo stesso potremmo dire della torcitura delle sete 
ivi eseguita in grande e per guisa da produrre presto e a tenue prezzo. 
E qui, per evitare erronee illazioni, dobbiamo aggiungere che l’Esposi- 
zione delle sete italiane (greggie e lavorate) e segnatamente delle lombarde, 
per abbondanza, varietä, finezza, regolaritä, nettezza fu degna di una na- 
zione, che approvigiona i principali centri manifatturieri d’Europa e che per 
gli articoli fini rende a se tributarj quasi tutti i telaj di Francia, della Sviz- 
zera, della Germania e dell’Inghilterra. 
Sul merito rispettivo dei numerosi saggi presentati ci sembra inutile ag 
giungere parole, parendoci bastevole l’unito elenco dei premiati nel quäle sono 
compresi anche i tre Diplomi d’Onore di cui furono insigniti i signori: 
Keller cav. nob. Alberto, 
Consonno cav. Fortunato, 
Bozzotti cav. Cesare e Comp., 
i cui varj stabilimenti, senza mettere a calcolo la loro grandezza, l’eccellenza 
delle macchine impiegatevi e la distinta qualitä dei prodotto in essi ottenuto, 
furono organizzati per modo da assicurare la salute, il benessere, l’istruzione 
e la moralitä dei proprj operaj. 
Riassumendo, noi troviamo che dopo la precedente Esposizione di Parigi 
l’Italia ha progredito e d’assai nella filatura dei bozzolo e nella lavorazione 
tanto delle sete indigene che delle asiatiche, e che conseguentemente e nel- 
l’una e nell’altra specialitä la nostra penisola a di nostri ha acquistato una 
importanza industriale che ne’tempi piü felici della produzione serica non 
ebbe giammai. 
Anche l’arte di tingere la seta ebbe quattro espositori italiani, tre dei 
quali di Como, ed uno di Torino, i cui saggi giudicati tutti degni di premio 
porsero larga prova dei grado di perfezione mirabile, in eui trovasi anche 
l’arte dei tingere le sete fra noi. — Fra i prodotti di tiutoria distinti colla 
Medaglia dei Progresso la copiosa varietä dei campioni presentati dalla So- 
cietä di Tiutoria Comense, neri e colorati colle relative gradazioni di tinte, 
nei quali si ammiravano colori di una splendidezza sorprendente; certissima 
prova dei buon metodo tintorio e della sicurezza di esecuzione. 
Ooiieliisioiie. 
Alieni, nonche dal credere, dal dubitare che lo stato in cui trovasi at- 
tualmente in Italia la tessitura della seta escluda la probabilitä di un pronto 
risorgimento, noi siamo anzi convinti che il nostro bei paese puö certamente ri~
	        
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