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Volltext: Relazioni dei giurati italiani sulla Esposizione Universale di Vienna del 1873: Fascicolo 8, Gruppo I: Industria mineraria in Italia. - Industria del ferro In Italia. - Montanistica e fucine

68 GRUPPO t. 
Una produzione che non manca d’importanza e quella dei caolini della 
Tolfa ne’ monti che sovrastano a Civitavecchia. La quantitä prodotta annual- 
mente e di L500 tonnellate circa, che si vendono allo stato grezzo o in pezzi 
o in polvere, a prezzi che non superano in Civitavecchia le 30 lire per ton- 
nellata. — II caolino della Tolfa viene consumato in massima parte nelle 
vicinanze di Roma. L’ elevato prezzo dei trasporti ferroviari e gl’ inconve- 
nienti che si trovano in pratica nelle spedizioni per mare, quando esse 
debbono farsi in quantitä limitata, hanno sinora impedito di far commercio 
di questa materia in altre parti d’ Italia sebbene non manchino le richieste ; 
Sono finalmente da citarsi i giacimenti di caolino di Serrenti e di Laconi 
in Sardegna, i quali secondo i saggi eseguiti potrebbero sostituirsi vantaggio- 
samente, entro certi limiti, ai caolini esteri, anche nella composizione delle 
paste da porcellana. 
L’industria nazionale sente piü specialmente il difetto di buone argille 
refrattarie per gli usi mineralurgici, ossia di argille plastiche e nello stesso 
tempo capaci di resistere ad alte temperature. Le fabbriche di vetro come 
quelle di porcellana e terraglie fini, non che le fabbriche dei ferro, devono 
ricorrere all’ estero per provvedersi i materiali onde sono costituiti i forni 
ed i recipienti (padelle da vetro, crogiuoli, ecc.) da sottoporsi a temperature 
elevate. Ne a tale difetto possono supplire i caolini, i quali, per loro natura 
poco plastici, contenenti piccole quantitä di potassa, rispondono ad altro 
in uso pratico. 
Terre da latcrizi c da stoviglle ordluarie. — Esislono pmttosto 
in abbondanza pressoche in tutte le provincie. 
Terre colorauti. — In alcune localitä d’ Italia s’ incontrano dolle ar- 
„ille ferruo'inose di vario colore conosciute sotto i nomi di ocre, boli o terre 
lolari, terre d’ombra, terre rosse e qialle, ecc., ed impiegate, previa qualche 
preparazione, nella pittura semplice dei muri di edifizi, nella verniciatura 
dei ferro e dei legno, nella coloritura dei pavimenti, delle tele, delle carte. 
Le qualitä piü fini servono anche alla preparazione da parati. di panetti 
per le pitture a olio. . r . 
I depositi piä conosciuti sono nelle Provincie di Verona, Siena, Grosseto, 
Venezia e Roma non che nelle isole di Sardegna e dell’Elba. 
Le Giunte Provinciali per la illustrazione de’ prodotti mmerali ad uso 
edilizio e decorativo, ne segnalarono l’esistenza anche nelle Provincie di Cuneo 
Chieti Secondo alcune notizie inviate al Mimstero dal cav. Stefano de Ste 
f i iß terre dette di Verona sono ordinariamente gialle e si trovano nelle 
soluzioni di continuitä dei calcare nummulitico, sia in prossimitä di Verona 
, irtnei territori di Marcelise e Castion compresi in quella Provmcia. Se 
ne fa qualche commercio allo stato naturale, ma la maggior parte si vende 
dopo depurazionc e riduzione in pani. La terra gialla sottoposta al a tor- 
refozione in forni comuni fornisce la terra rossa. Da un impasto poi di terra 
gialla naturale, di terra rossa e di nero si ottienc la cosi detta terra d om- 
bra artificialc.
	        
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