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deve procurarsi a credito questo materiale di esercizio
con indicibili sacrifizi a tutto vantaggio dei sovventori,
i quali d’ ordinario sono quelli stessi che servono d’ in
termediär! per la vendita del pesce sul mercato, guada-
gnando cosi un compenso del 5 per % sul ricavato lordo,
e detenendo la garanzia delle date sovvenzioni.
Nel compartimento di Venezia non esistono arma-
tori per la pesca: o il pescatore possiede la barca (prov-
vista quasi sempre a credito), o la prende a nolo verso
un censo giornaliero.
11 guadagno si divide in parti. II capo-barca ne ha
1 %; 1 il semplice pescatore; 1 % e per la barca,
1, 2 e sino a 10 e piü le reti, a seconda della loro
grandezza. Le maggiori sono la tratta e le serrae.
A Venezia aftluisce non soltanto il prodotto della
propria laguna, dei porti, delle spiaggie e del mare limi-
trofo, procacciato quasi esclusivamente dai pescatori
del compartimento e dai Chioggiotti, ma vi s’ importa
anche parte del pesce pescato in Adriatico, principal-
mente da quelli di Ghioggia nelle acque della Romagna,
dell’ Istria e della Dalmazia. Su questo mercato giunge
pure parte del pesce preso nei fiumi, nonche di quello
allevato nelle valli.
Una gran parte del pesce non va neppure sul mer
cato, e si vende direttamente al minuto dagli stessi pe
scatori od a mezzo di rivenduglioli ambulanti. Di piü,
oltre ai pescatori di professione, altri esercenti, principal-
mente barcaiuoli, quando sono disoccupati nel proprio
mestiere, e non pochi dilettanti, si danno alla pesca nella
laguna. Non si puö quindi tarne esatta statistica. Cosi pure
non si possono fornire esatte notizie sulla importazione