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re stampato si fece imo smercio immenso nel 1867 per la moda
che imponeva alle signore d’ Europa di adoperare le conterie nere
nelle loro vesti.
Yarie poi sono le perle, non solo per la infinitä delle grada-
zioni e dei colori, ma per la loro qualita e grossezza.
Per qualitä le nostre perle si dividono in fine e mezzo fine,
piombo, vetro, nero. Per grossezze: in collane, cannettine, cannette
da 3, 3%, da 4, 5, e da %.
La canna con cui fanno le perle si distingue pei medesimi
nomi nelle medesime qualita e grossezze.
I Francesi chiamano le nostre collane nelle differenti loro gros
sezze, charlottes, le altre rocailles.
Le nostre perle e margaritine ricevono anche una brillantatu-
ra che le rende piü vaghe e piü risplendenti. Questo lavoro es-
sendo tra noi troppo costoso lo si commetteva in Boemia, cosicche
colä fabbricatori veneziani spedivano la propria merce e la riti-
ravano brillantata. Isacco Bassano nel 1868 volle liberare 1 industria
delle conterie da questo tributo ed attivö una macchina a vapore
a tale effetto. Egli perö dovette piü tardi desistere pel costo
troppo elevato. Successivamente il fabbricatore Agostino Ceresa,
servendosi della propria macchina a vapore, ritento con piü felice
successo la brillantatura delle nostre conterie semplificandone il
processo.
TERZO BAMO.
ARTE DEL PERL A IO.
VII.
Importanza di questo ramo. — Materia prima. — Divisione del lavoro.
Uno dei principali rami dell’ industria delle conterie degno di
tutto 1’ intercssamcnto anche solto 1’ aspetto artisüco, e P arte del